Mercati – Europa chiude seconda settimana del 2023 in rialzo, Milano +8,8% da inizio anno

Chiusura positiva per le borse europee che archiviano la seconda settimana del 2023 ancora in rialzo, mentre prosegue debole la seduta di Wall Street dopo la diffusione dei risultati di alcune delle maggiori banche americane.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,2% a 25.783 punti. In frazionale rialzo anche il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,2%).

Oltreoceano, S&P 500 e Nasdaq cedono lo 0,4%, mentre il Dow Jones avanza dello 0,1%.

Nelle prossime settimane gli operatori monitoreranno le indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali, per verificare lo stato di salute dell’economia e farsi un’idea della resilienza degli utili societari all’aumento dei tassi di interesse.

Il tutto dopo che i dati sull’inflazione Usa pubblicati ieri hanno alimentato le speranze che il picco della crescita dei prezzi sia ormai alle spalle, consentendo alle banche centrali di rallentare la stretta monetaria.

Il raffreddamento dell’inflazione sembra infatti indicare che il ciclo di rialzi dei tassi della Federal Reserve stia producendo gli effetti sperati, con gli operatori che ora si attendono un incremento ridotto a 25 punti base nelle prossime due riunioni del Fomc.

Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra in area 1,08, mentre prosegue il rally della moneta nipponica con il cambio dollaro/yen in calo sui minimi da sette mesi a 127,8 sulle aspettative di una revisione della politica monetaria accomodante della Bank of Japan.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 84,9 dollari e il Wti (+1,4%) a 79,5 dollari, avviandosi a chiudere la settimana in positivo grazie ai segnali di crescita della domanda in Cina.

Sull’obbligazionario, infine, stabile lo spread Btp-Bund a 182 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,98%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Bper (+3,3%), Banco Bpm (+3%), Iveco (+2,8%), Moncler (+2,8%) e Amplifon (+2,5%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Stellantis (-3,7%).