Obbligazioni – Rendimenti in calo nel Vecchio Continente

Mattinata in calo per i tassi europei con gli investitori che attendono l’avvio della stagione delle trimestrali per valutare lo stato di salute dell’economia Usa, all’indomani dei dati di dicembre sui prezzi al consumo in linea con le attese.

I principali listini continentali viaggiano sopra la parità con il Ftse Mib a +0,2%.

L’attenzione degli operatori oggi è rivolta all’uscita dei risultati di quattro grandi banche statunitensi, JP Morgan, Citigroup, Bank of America e Wells Fargo, in cerca di indicazioni riguardanti la minaccia di una recessione nella prima economia mondiale.

Il tutto dopo che i dati sull’inflazione Usa pubblicati ieri (-0,1% m/m e +6,5% a/a, in linea al consensus e inferiori a +0,1% m/m e +7,1% di novembre) hanno alimentato le speranze che il picco della crescita dei prezzi sia ormai alle spalle, consentendo alle banche centrali di rallentare la stretta monetaria.

Il raffreddamento dell’inflazione sembra infatti indicare che l’aggressivo ciclo di rialzi dei tassi della Fed stia producendo gli effetti sperati, con gli operatori che ora si attendono un incremento ridotto a 25 punti base nelle prossime due riunioni del Fomc.

Intanto, nel Vecchio Continente, in mattinata sono stati diffusi i dati sulla produzione industriale di novembre in Italia che ha registrato una flessione dello 0,3% m/m (consensus +0,4%), dopo il -1,1% di ottobre (rivisto da -1,0%).

Tornando all’obbligazionario, il tasso del decennale italiano cala al 3,90% (-8 bp), con uno spread verso Bund in flessione a 178 punti (-3 bp), mentre oltreoceano il rendimento del T-Bond sale al 3,47 (+2 bp).