Mercati – Apertura positiva per l’Europa, Milano a +0,5%

Partenza positiva per le borse europee, in una seduta in cui Wall Street rimarrà chiusa per la festività del Martin Luther King Day. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 25.900 punti.

In frazionale rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,2%).

Gli operatori continuano a valutare la prospettiva di una frenata nella corsa dell’inflazione, che ha alimentato il rally dell’azionario in questo inizio di 2023 sulle speranze di un rallentamento nel ritmo delle strette monetarie.

In tema banche centrali, gli investitori restano alla finestra per eventuali sorprese nella riunione della Bank of Japan in programma mercoledì, tra le aspettative di una svolta restrittiva nella politica monetaria anche in Giappone.

Nei prossimi giorni, inoltre, parleranno diversi membri della Federal Reserve, da cui potrebbero emergere ulteriori indicazioni sulla traiettoria dei tassi di interesse negli Usa in vista del meeting del 1° febbraio.

Sul fronte dei risultati societari, si preannuncia una settimana ricca di trimestrali con i report di alcune big di Wall Street, tra cui Goldman Sachs e Morgan Stanley dopo i conti degli altri grandi istituti finanziari americani diffusi venerdì.

Parte oggi, invece, il World Economic Forum a Davos, in Svizzera, a cui interverranno, tra gli altri, il presidente della Bce Christine Lagarde e la direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,083 e il dollaro/yen a 128. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,8%) a 84,6 dollari e il Wti (-1%) a 79,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,98%.

Tornando a Piazza Affari, bene Iveco (+1,5%), Saipem (+1,3%), Banco Bpm (+1,1%), Bper (+1,1%) e Unicredit (+1,1%), mentre arretrano Interpump (-0,3%) e Tim (-0,3%).