Mercati asiatici – Seduta mista, bene la Cina, debole il Giappone

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura positiva di Wall Street, alimentata dai report delle principali banche del Paese che lasciano ben sperare per il proseguo della stagione delle trimestrali.

In Cina, Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a +1% e +1,3%, debole invece Hong Kong (-0,7%), così come il Giappone con Nikkei -1,1% e Topix -0,9%.

Nelle prossime settimane gli investitori monitoreranno le indicazioni provenienti dalla earning season, per verificare lo stato di salute dell’economia e farsi un’idea della resilienza degli utili societari all’aumento dei tassi di interesse.

Il tutto dopo che i dati sull’inflazione Usa pubblicati settimana scorsa hanno alimentato le speranze che il picco della crescita dei prezzi sia ormai alle spalle, consentendo alle banche centrali di rallentare la stretta monetaria.

Il raffreddamento dell’inflazione sembra infatti indicare che il ciclo di rialzi dei tassi della Federal Reserve stia producendo gli effetti sperati, con gli operatori che ora si attendono un incremento ridotto a 25 punti base nelle prossime due riunioni del Fomc.

Tornando in Asia, i mercati giapponesi continuato a essere guidati dalle aspettative di una revisione della politica monetaria accomodante della Bank of Japan.

Sempre sul fronte delle banche centrali, la People’s Bank of China ha mantenuto invariato il tasso della sua linea di prestito a medio termine a un anno e ha aggiunto meno liquidità del previsto nel sistema bancario prima delle festività del capodanno lunare. Una mossa che potrebbe alimentare la speculazione secondo cui la banca centrale potrebbe utilizzare altri canali per garantire un’adeguata liquidità.

Intanto, dall’agenda macro emerge che a dicembre l’indice dei prezzi alla produzione in Giappone ha messo in evidenza un incremento del 10,2%, sopra le stime degli analisti (+9,5%) e al +9,7% di novembre (rivisto da +9,3%). Mentre, nello stesso mese secondo il dato preliminare della Japan Machine Tool Builders Association (Jmtba), gli ordinativi di macchine utensili nel paese nipponico hanno registrato un aumento dell’1% su base annua, in netto miglioramento rispetto al -7,7% del dato finale di novembre.

Sul forex, il cambio euro/dollaro è poco mosso a quota 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si attesta in area 128. Tra le materie prime, il petrolio si muove in ribasso con il Brent (-0,7%) a 84,7 dollari e il Wti (-1%) a 79,3 dollari al barile.

Il tutto dopo che venerdì a Wall Street il Nasdaq avanza dello 0,7%, lo S&P500 dello 0,4% e il Dow Jones dello 0,3%.