Mercati – Europa in cauto rialzo senza il faro di Wall Street, Milano chiude a +0,5%

Chiusura ancora positiva per le borse europee, reduci da due settimane consecutive di guadagni e al termine di una seduta priva della guida di Wall Street, chiusa per la festività del Martin Luther King Day.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,5% a 25.901 punti. Sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%), mentre ha terminato invariato l’Ibex 35 di Madrid.

Gli operatori sono intenti a valutare la sostenibilità del rally dell’azionario di questo inizio 2023, alla luce delle attuali aspettative sull’inflazione e dell’outlook della crescita economica e degli utili societari.

Se da una parte le pressioni sui prezzi negli Stati Uniti sembrano aver raggiunto il loro picco, dall’altra l’aggressivo ciclo di strette monetarie delle banche centrali rischia di spingere l’economia globale in recessione.

Anche per questa ragione, l’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali sarà un catalyst per i mercati nei prossimi giorni, per capire come le aziende riusciranno ad affrontare le sfide poste dall’attuale quadro congiunturale.

Intanto, dall’outlook dei capoeconomisti del World Economic Forum diffuso oggi a Davos è emerso che lo scenario di una recessione globale nel 2023 è probabile, anche se le pressioni inflazionistiche potrebbero essere vicine al picco.

In tema banche centrali, gli investitori restano alla finestra per eventuali sorprese nella riunione della Bank of Japan in programma mercoledì, tra le aspettative di una svolta restrittiva nella politica monetaria anche in Giappone.

Nei prossimi giorni, inoltre, parleranno diversi membri della Federal Reserve, da cui potrebbero emergere ulteriori indicazioni sulla traiettoria dei tassi di interesse negli Usa in vista del meeting del 1° febbraio.

Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene a 1,082 e il dollaro/yen risale a 128,5. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio dopo i rialzi della scorsa settimana, con il Brent (-1,3%) a 84,2 dollari e il Wti (-1,3%) a 79 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, stabile lo spread a 183 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Banco BPm (+4,2%) e Tim (+3,3%), quest’ultima nel giorno delle dimissioni dal cda di Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi. Acquisti in particolare anche su Saipem (+2,7%) e Diasorin (+2,2%), mentre hanno chiuso in calo Iveco (-1,3%) ed Hera (-1,1%).