Mercati – Restano cauti senza il faro di Wall Street, Milano +0,4% con Banco Bpm in evidenza (+5,2%)

Le borse europee proseguono caute, senza il faro di Wall Street, oggi chiusa per il Martin Luther King’s Day.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,4% in area 25.889 punti, poco sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%). L’Ibex 35 di Madrid viaggia invece flat.

Mentre l’inflazione negli Stati Uniti sembra aver raggiunto il suo picco, restano i timori che una stretta monetaria eccessivamente aggressiva da parte della Federal Reserve e di altre banche centrali possa spingere l’economia globale in recessione.

In tale contesto i risultati societari rappresentano un fattore chiave per aiutare gli operatori a determinare se le aziende sono state in grado di smorzare l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse, con il focus che resta sul proseguimento della earnirng season. Occhi, in settimana, sulla diffusione dei conti di big del calibro di Goldman Sachs e Morgan Stanley.

Nei prossimi giorni sguardo puntato anche su una serie di interventi di alcuni funzionari della Fed mentre oggi ha preso il via a Davos, in Svizzera, il meeting annuale del World Economic Forum che vede tra i relatori il presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, e il direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,082 e mentre il dollaro/yen risale a 128,5.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1%) a 84,4 dollari e il Wti (-1,3%) a 79,1 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si mantiene a quota 183, con il rendimento del decennale italiano al 4%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Banco Bpm (+5,2%), spinta dal rumour rilanciato da Redburn che l’istituto sarebbe pronto a realizzare operazioni straordinarie. Denaro anche su Tim (+2,8%), dopo l’annuncio delle dimissioni del consigliere De Puyfontaine, e Diasorin (+2,6%), mentre arretrano Iveco (-1%), Hera e Ferrari, entrambi a -0,8%.