Mercati – Apertura fiacca per l’Europa, a Milano in luce Leonardo

Partenza poco mossa per le borse europee, dopo una serie di dati macroeconomici provenienti dalla Cina e con gli operatori che guardano all’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali negli Stati Uniti.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 25.950 punti. Poco distanti dalla parità anche il Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,04%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Sui mercati sembra prevalere un clima di cautela a causa del deterioramento delle prospettive di crescita, con il World Economic Forum, la Banca mondiale e le principali società statunitensi che hanno lanciato l’allarme su una potenziale recessione quest’anno.

Il focus degli operatori è quindi rivolto sulla stagione delle trimestrali di Wall Street, che oggi vedrà la diffusione dei risultati di Goldman Sachs e Morgan Stanley, in cerca di indicazioni sullo stato di salute dell’economia.

Sul fronte macro, il Pil cinese è cresciuto del 2,9% su base annua nel quarto trimestre, rallentando da una crescita del 3,9% nel trimestre precedente ma superando le previsioni pari al +1,6%.

Nell’intero anno l’economia è cresciuta del 3%, mancando l’obiettivo ufficiale di circa il 5,5% del governo e segnando il secondo ritmo più lento dal 1976 per effetto della rigida politica zero Covid di Pechino.

Sempre in Cina, a dicembre la produzione industriale è aumentata dell’1,3% su base annua, oltre il +0,1% previsto dal consensus ma frenando dal +2,2% del mese precedente. Le vendite al dettaglio, invece, sono diminuite dell’1,8%, facendo meglio del -9% stimato dagli analisti e del -5,9% di novembre.

In Europa, invece, la lettura finale dell’inflazione a dicembre in Germania ha confermato le attese e la stima preliminare, segnando un -0,8% su base mensile e un +8,6% su base annua. L’agenda di oggi prevede, inoltre, il dato finale sull’inflazione in Italia a dicembre e l’indice Zew di gennaio in Germania.

Intanto sul Forex il biglietto verde è in lieve rialzo nei confronti delle altre valute, in attesa degli interventi in questi giorni di diversi esponenti della Federal Reserve per avere maggiori informazioni sulla traiettoria dei tassi di interesse in vista del meeting del 1° febbraio.

Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,083 e il dollaro/yen a 128,7. Tra le materie prime il Brent avanza dello 0,3% a 84,7 dollari e il Wti cede lo 0,7% a 79,6 dollari, in attesa del report mensile dell’Opec.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 184 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,03%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Leonardo (+3%), dopo che Goldman Sachs ha alzato la raccomandazione da ‘neutral’ a ‘buy’. Bene anche Tim (+1,7%), Bper (+1,1%), Stm (+1,1%) e Tenaris (+1%), mentre arretra Finecobank (-0,9%).