Mercati – Europa accelera al ribasso, negativi i futures di Wall Street

Prosegue in negativo la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano sotto la parità preannunciando una partenza in ribasso oltreoceano dopo la pausa di ieri per la festività del Martin Luther King Day.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 25.760 punti. Cali frazionali anche per l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,15%).

L’azionario sembra tirare il fiato dopo il rally delle prime due settimane del 2023, con il sentiment dei mercati appesantito dalle preoccupazioni per il rischio recessione e i timori che le banche centrali manterranno un atteggiamento aggressivo.

Il Pil cinese del 2022 è cresciuto solo del 3% ben al di sotto dei target di Pechino e ai minimi da 40 anni, alimentando i timori recessivi, mentre la popolazione cinese è calata per la prima volta da 60 anni.

In tema banche centrali, il capoeconomista della Bce Philip Lane ha dichiarato che i tassi dovranno salire ancora in territorio restrittivo per riportare l’inflazione verso il target dell’Eurotower.

Il focus degli operatori è inoltre rivolto sulla stagione delle trimestrali di Wall Street, che oggi vedrà la diffusione dei risultati di Goldman Sachs e Morgan Stanley, in cerca di indicazioni sullo stato di salute dell’economia.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene poco sopra quota 1,08 mentre il dollaro/yen risale in area 129. Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,8%) a 85,1 dollari e il Wti (+0,1%) a 80,1 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa tre punti base in area 185, con il rendimento del decennale italiano al 4,04%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Leonardo (+3,9%) in scia all’upgrade a ‘buy’ di Goldman Sachs, con gli acquisti che premiano anche Tenaris (+2,2%), Recordati (+1,5%), Stm (+1,1%) e Tim (+1,1%). In calo, invece, Intesa Sanpaolo (-1,8%), Finecobank (-1,8%), Banco Bpm (-1,4%), A2A (-1,4%) e Stellantis (-1,4%).