Mercati – Previsto avvio poco mosso per l’Europa dopo dati cinesi

Prevista una partenza incerta per le borse europee, dopo una serie di dati macroeconomici provenienti dalla Cina e con gli operatori che guardano all’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali negli Stati Uniti.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,2%, mentre Shanghai arretra dello 0,1% e Hong Kong di circa un punto percentuale.

Sui mercati sembra prevalere un sentiment di cautela a causa del deterioramento delle prospettive di crescita, con il World Economic Forum, la Banca mondiale e le principali società statunitensi che hanno lanciato l’allarme su una potenziale recessione quest’anno.

Il focus degli operatori è quindi rivolto sulla stagione delle trimestrali di Wall Street, che oggi vedrà la diffusione dei risultati di Goldman Sachs e Morgan Stanley, in cerca di indicazioni sullo stato di salute dell’economia.

In tema banche centrali, gli investitori restano alla finestra per eventuali sorprese nella riunione della Bank of Japan in programma mercoledì, tra le aspettative di una svolta restrittiva nella politica monetaria anche in Giappone.

Nei prossimi giorni, inoltre, parleranno diversi membri della Federal Reserve, da cui potrebbero emergere ulteriori indicazioni sulla traiettoria dei tassi di interesse negli Usa in vista del meeting del 1° febbraio.

Sul fronte macro, il Pil cinese è cresciuto del 2,9% su base annua nel quarto trimestre, rallentando da una crescita del 3,9% nel trimestre precedente ma superando le previsioni pari al +1,6%.

Nell’intero anno l’economia è cresciuta del 3%, mancando l’obiettivo ufficiale di circa il 5,5% del governo e segnando il secondo ritmo più lento dal 1976 causato per effetto della rigida politica zero Covid di Pechino.

Sempre in Cina, a dicembre la produzione industriale è aumentata dell’1,3% su base annua, oltre il +0,1% previsto dal consensus ma frenando dal +2,2% del mese precedente. Le vendite al dettaglio, invece, sono diminuite dell’1,8%, facendo meglio del -9% stimato dagli analisti e del -5,9% di novembre.

In Europa, invece, la lettura finale dell’inflazione a dicembre in Germania ha confermato le attese e la stima preliminare, segnando un -0,8% su base mensile e un +8,6% su base annua. L’agenda di oggi prevede, inoltre, il dato finale sull’inflazione in Italia a dicembre e l’indice Zew di gennaio in Germania.