Mercati Usa – Seduta di correzione

Partenza in calo ieri a Wall Street la quale si avvita lentamente durante la giornata e termina sui minimi intraday.

E’ ancora il Dow Jones il listino più penalizzato per la seconda seduta consecutiva. L’indice dei trenta titoli principali cede l’1,8%, realizzando la peggior performance da inizio anno, e lascia sul terreno il tre per cento nelle ultime due giornate. In scia, S&P500 e Russell 2000 cedono entrambi l’1,6% ed il Nasdaq l’1,2%.

Titoli tecnologici a larga capitalizzazione in calo tra uno e due punti percentuali, tutti indiscriminatamente.

VIX in risalita (+5%) di un punto secco e nuovamente oltre quota venti a 20,35.

Sul mercato obbligazionario crollano i rendimenti sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse con il Tbond che cede dodici punti base al 3,37%.

Giornata negativa per tutte le materie prime trascinate al ribasso dai mercati azionari.

Il petrolio parte forte (+2%), ma chiude in ribasso di un punto percentuale di nuovo al di sotto della soglia degli 80 dollari al barile. In lieve calo anche il rame il quale interrompe una ascesa parabolica da inizio anno.

Giornata negativa anche per i due principali metalli preziosi con l’oro che cede solo mezzo punto percentuale dopo un iniziale apprezzamento della stessa entità. Più penalizzato invece l’argento che oscilla di quasi quattro punti percentuali chiudendo in calo di due.

Sul mercato valutario, il dollaro scivola inizialmente nei confronti della moneta unica a 1,086 ma chiude invariato a 1,079.