Nella consueta lettera inviata ai soci in occasione del nuovo anno, il presidente e l’Ad della Banca Popolare di Sondrio, Francesco Venosta e Mario Alberto Pedranzini, evidenziano che, nonostante il contesto economico globale sia adombrato dal conflitto russo -ucraino, l’economia europea abbia sofferto il taglio di forniture di gas e petrolio e l’inflazione abbia portato la Banca Centrale Europea a innalzare i tassi di interesse, “La solidità del Gruppo è nei numeri. In attesa di tirare le fila dei conti al 31 dicembre, possiamo anticipare che le
risultanze sono buone, in linea con le previsioni del Piano Industriale.”
L’impegno dell’Istituto ha consentito di far “emergere anche quest’anno la capacità di fare squadra, dando fiato alle linee guida e alle accorte scelte attuative dell’Amministrazione.
Quanto alla patrimonializzazione, la nostra banca può vantare valori al vertice del sistema, tant’è che al 30 settembre il Cet 1 Ratio e il Tier 1 Ratio erano pari al 15,4%; il Total Capital Ratio al 18%.”
In aggiunta nel 2022, è “proseguita la politica di attenzione ai territori”, che ha spinto le unità operative del Gruppo a oltre 500: “grandi e piccole, ognuna ha la propria missione,
che si traduce nell’assistere le comunità ove siamo insediati, a vantaggio dei residenti, in primis le famiglie, dell’imprenditoria, dell’economia reale e dello sviluppo in genere. È il modo di fare banca che intendiamo conservare, convinti della sua sempre attuale validità, anche per quanto attiene ai livelli di servizio e alla qualità dell’offerta, sempre più ampia.”
Il tutto senza tralasciare i temi ESG: “L’occhio vigile alla sostenibilità agisce quale promotore da un lato e supervisore dall’altro, così che la consapevolezza aziendale possa contribuire a quella collettiva, camminando insieme da attori sociali responsabili per la creazione di valore condiviso”.