Il Ftse Italia Servizi Finanziari nella seduta di ieri ha segnato un -0,1%, rispetto alla parità dell’analogo indice europeo e al +0,3% del Ftse Mib.
Chiusura fiacca per le borse europee, mentre proseguiva in calo la seduta di Wall Street in scia ai rinnovati timori per l’outlook dell’economia che hanno messo in secondo piano l’ottimismo per una Fed meno aggressiva sui tassi di interesse. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di 8 punti base a 171 sui minimi da aprile, con il rendimento del decennale italiano al 3,72%, mentre il tasso sul Tbond americano è crollato di 13 punti base al 3,42%.
Tra le blue chips Azimut Holding ha registrato un +0,2%, Banca Generali un +0,4%, Banca Mediolanum un -0,2%, Fineco Bank un -0,5%, Nexi un -0,6% e Poste Italiane un +0,5%.
Il Gruppo Azimut, sulla base dei primi dati di sintesi e delle stime dei risultati del 2022, prevede di chiudere il bilancio 2022 con un utile compreso fra 395 e 405 milioni, in linea con la guidance fornita di un utile uguale o superiore a 400 milioni, in condizioni di mercato normali, nonostante il difficile contesto che ha caratterizzato l’intero anno.
Nexi e IBM hanno annunciato un accordo quinquennale per la modernizzazione sostenibile e sicura della piattaforma core di payment processing di Nexi con la tecnologia IBM z16 e IBM Storage System.
Tra le Mid Cap Tamburi (+2,1%) e doValue (+2,0%) hanno chiuso in testa al listino mentre Italmobiliare (-0,4%) e Banca Ifis (-0,8%) si sono posizionate in fondo al medesimo.
doValue ha comunicato che il Fondo Efesto, gestito da Finint Investments SGR e il cui servicer è doNext, ha ricevuto conferma all’impegno di ulteriori conferimenti per oltre 400 milioni da una primaria banca italiana.
Infine, tra le Small, Gequity (+1,6%) e Equita Group (+1,4%) sono state le migliori mentre Conafi Prestitò (-2,6%) ha sottoperformato il paniere.