Mercati asiatici – Seduta di acquisti in particolare su Hong Kong

Seduta di acquisti per i principali listini asiatici dopo la chiusura debole di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a +0,7% e +0,6% mentre Hong Kong avanza dell’1,3%. In rialzo anche il Giappone con Nikkei e Topix a +0,6%.

Gli investitori restano intenti a soppesare i rischi di rallentamento economico e le prospettive sui tassi di interesse e sono alla ricerca di ulteriori spunti dal World Economic Forum di Davos da dove si attendono gli interventi della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde e della direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva.

Rimanendo in tema di banche centrali, il vicepresidente della Federal Reserve Lael Brainard, considerato una colomba, ha affermato che i tassi dovrebbero rimanere elevati per un certo periodo per raffreddare ulteriormente l’inflazione, senza tuttavia esprimere una preferenza sul fatto che la Fed debba ridurre gli aumenti alla sua prossima riunione o quale tasso massimo abbia previsto quest’anno.

Le parole di Brainard sono giunte dopo che i falchi della Fed hanno chiesto di aumentare i tassi, con il presidente della Fed di St. Louis James Bullard che ha stilato una previsione per un intervallo di tassi dal 5,25% al 5,5% entro la fine di quest’anno. L’intervallo attuale è compreso tra il 4,25% e il 4,5%.

Nel frattempo JP Morgan ha aumentato la sua stima per la crescita della domanda di petrolio della Cina e ha affermato che riaprirà prima e più rapidamente di quanto inizialmente previsto dalla banca.

Rimanendo in Asia, sul fronte macro, in Giappone a dicembre l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 4% su base annua, rispetto al +3,8% di novembre e in linea alle attese degli analisti. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato +4%, in linea con il consensus e superiore alla rilevazione del mese precedente (+3,7%).

Sul forex, il cambio euro/dollaro sale a quota 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si avvicina a soglia 129. Tra le materie prime, il petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 86,7 dollari e il Wti (+0,6%) a 81,1 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street Nasdaq ha ceduto l’1%, Dow Jones e S&P500 lo 0,8%.