Mercati Usa – Previsto avvio positivo per il Nasdaq, debole il future sul Dow Jones

Il future sul Nasdaq guadagna lo 0,6% e quello sullo S&P 500 lo 0,2%, mentre il derivato sul Dow Jones cede lo 0,1% preannunciando una partenza mista a Wall Street con il settore tecnologico trainato da Netflix.

Il titolo della società di contenuti di streaming guadagna il 6,5% nel premarket, dopo la diffusione ieri a mercati chiusi di risultati trimestrali che hanno evidenziato un calo degli utili superiori alle previsioni ma una crescita degli abbonati oltre le attese a 7,66 milioni.

Sempre per quanto riguarda il settore tecnologico, nel premarket Alphabet sale del 3,5% dopo aver annunciato il taglio di 12 mila posti di lavoro nel mondo, pari a circa il 6% della propria forza lavoro.

Chiusura in ribasso ieri per i principali indici americani, alla seconda seduta consecutiva in rosso proseguendo la fase di correzione tra i timori di recessione. Il Nasdaq ha perso l’1% e Dow Jones e S&P 500 lo 0,8%.

I dati economici diffusi questa settimana sembrano indicare una crescente possibilità di una recessione negli Stati Uniti e un rallentamento dell’economia globale, senza però scoraggiare le banche centrali nel proseguire il loro percorso di strette monetarie.

Con il 10% delle società dello S&P 500 che hanno riportato i risultati trimestrali, il trend iniziale sembra suggerire un rapido deterioramento dei profitti, alimentando le preoccupazioni che il costo del denaro più elevato stia già impattando sulle performance aziendali.

Ieri, la vicepresidente della Federal Reserve Lael Brainard, considerata una ‘colomba’, ha ribadito la politica monetaria dovrà rimanere restrittiva per un po’ di tempo per raffreddare ulteriormente l’inflazione verso il target del 2%.

Il numero due dell’istituto di Washington non ha però specificato su un eventuale rallentamento nel ritmo delle strette nel prossimo meeting o quale prevede sarà il picco dei tassi quest’anno.

Parole che hanno fatto seguito a quelle di mercoledì di James Bullard (Fed di St. Louis), secondo cui i tassi di interesse devono aumentare al più presto al 5% dall’attuale range del 4,25%-4,5%, prevendendo poi che debbano salire fino al 5,25%-5,5% nel corso dell’anno.