Il 21 gennaio ha preso il via, alla fiera di Rimini, il 44° Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè di Italian Exhibition Group (IEG).
Un appuntamento, che si tiene fino a mercoledì 25 in contemporanea con AB Tech Expo – il Salone internazionale delle tecnologie e prodotti per la panificazione.
In fiera sono presenti più di 1.000 brand espositori provenienti da 34 Paesi che occuperanno tutti i 28 padiglioni, per oltre 130.000 mq di superficie espositiva.
“Sigep è tornato nella sua collocazione temporale ideale – ha ricordato il Presidente di IEG Lorenzo Cagnoni alla cerimonia di inaugurazione – dopo due anni molto difficili per i consumi fuori casa. Eppure, a scorrere i dati con lo spirito dell’ottimismo che per noi è un obbligo professionale, oggi possiamo dire che il Dolce italiano si è ripreso bene ed è addirittura in crescita. Questa ritrovata fiducia nel mercato coincide, a nostro parere, con il piacere riconquistato di consumare fuori casa, in stile italiano”.
“Sigep rappresenta un pezzo importante della storia della nostra città e dell’industria dell’ospitalità riminese”, gli ha fatto eco il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. “Queste giornate, in una delle fiere più importanti a livello internazionale, mostrano che questo territorio può dare un contributo importante all’economia del Paese. Lo testimonia anche il livello internazionale degli espositori presenti”.
“Questa manifestazione è fondamentale per il nostro indotto economico ed è un punto di riferimento assoluto”, ha evidenziato Emma Petitti, presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia- Romagna. “La nostra regione è conosciuta anche come la ‘Food Valley’ d’Italia e cibo è sinonimo di identità e cultura. Non è un caso che Sigep si svolga proprio a Rimini”.
Nel suo intervento, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato l’importanza delle filiere rappresentate a Sigep: i pubblici esercizi e il mondo della pasticceria e della panificazione valgono qualcosa come oltre 80 miliardi di euro di consumi, occupano oltre un milione di addetti e contano 300.000 imprese. Imprese che sono custodi e interpreti dei prodotti protagonisti di questa fiera: il gelato, il cioccolato, la panificazione, la pasticceria e il caffè, che traducono poi il prodotto in un servizio che è letteralmente motore del turismo italiano.
“Le fiere sono a tutti gli effetti delle infrastrutture – ha poi spiegato Sangalli – a cavallo tra materiali e immateriali. Materiali perché in un’epoca in cui il business diventa per tanti aspetti sempre più virtuale, le fiere rimangono le porte fisiche dell’internazionalizzazione. Ma anche infrastrutture immateriali: oggigiorno non presentano infatti solo merci e prodotti, ma espongono anche un altro bene prezioso: la conoscenza alla base del prodotto e delle lavorazioni. Sigep permette a ciascuno di entrare in questo mondo con un’esperienza a 360 gradi”.