Mercati asiatici – Giappone positivo, chiusa la maggior parte dei listini per il Capodanno Lunare

Andamento perlopiù positivo per i pochi listini asiatici operativi, orfani della maggior parte delle principali Borse, quali Cina, Hong Kong, Singapore e Corea del Sud, chiuse per la settimana del Capodanno Lunare.

Il Giappone viaggia in rialzo con Nikkei a +1,3% e Topix a + 1%.

Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica e dalla earning season, entrata oramai a regime, nel tentativo di prevedere le prossime tappe del percorso di politica monetaria delle banche centrali.

Nel complesso, i dati diffusi la scorsa settimana sembrano indicare una crescente possibilità di una recessione negli Stati Uniti e un rallentamento dell’economia globale, senza però scoraggiare le banche centrali nel proseguire il loro percorso di strette monetarie.

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha comunicato che probabilmente già a febbraio nominerà il nuovo governatore della Bank of Japan, al posto di Haruhiko Kuroda che ad aprile concluderà il suo secondo mandato.

Gli operatori ora si chiedono se con il cambio del vertice cambierà anche la politica monetaria ultra accomodante dell’istituto nipponico in un contesto che sta vedendo rialzi del costo del denaro da parte di tutte le banche centrali.

La Bank of Japan ha intanto dichiarato che concederà alle banche prestiti collateralized per 1 trilione di yen, pari a circa 7,7 miliardi di dollari, per limitare l’aumento dei tassi.

Resta l’attenzione anche sui commenti dei policy marker della Federal Reserve e sul proseguimento della stagione delle trimestrali, che vedrà questa settimana i conti di big del calibro di Microsoft, J&J, Tesla e Ibm.

Sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 1,091 e il cambio tra biglietto verde e lo yen si avvicina a soglia 130. Tra le materie prime, il petrolio viaggia stabile con il Brent a 87,6 dollari e il Wti a 81,7 dollari al barile.

Il tutto dopo che venerdì, a Wall Street Nasdaq ha guadagnato il 2,7%, lo S&P500 l’1,9% e il Dow Jones l’1%.