Mercati – Wall Street spinge l’Europa nel finale, Milano chiude a +0,2%

Chiusura positiva per le borse europee, sostenute nel finale dal buon andamento di Wall Street tra le speranze che la Federal Reserve si prepari a moderare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse e in attesa dei conti delle big tech in uscita questa settimana.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,2% a 25.821, nonostante l’effetto dello stacco della cedola di Enel e Snam. Sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

Oltreoceano, a guidare i guadagni è ancora il listino tecnologico, dopo essere stato l’unico a chiudere la scorsa settimana con un bilancio complessivo in rialzo. Il Nasdaq guadagna l’1,9%, lo S&P 500 l’1,3% e il Dow Jones l’1%.

I mercati sono intenti a valutare gli ultimi commenti provenienti dai membri dell’istituto di Washington, in vista del prossimo meeting del Fomc in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.

In particolare, il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato che la politica monetaria è abbastanza vicina ad essere “sufficientemente restrittiva”, sostenendo un rialzo dei tassi di interesse ridotto a 25 punti base.

Nel frattempo, il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen si è detta ottimista per i progressi sul fronte dell’inflazione, con un allentamento dei prezzi energetici e delle tensioni nelle supply chain globali, pur riconoscendo come il mercato del lavoro Usa resti solido.

In Europa, invece, il membro del consiglio direttivo della Bce, Klaas Knot, ha affermato che Francoforte aumenterà i tassi di interesse di 50 punti base sia a febbraio che a marzo e continuerà ad alzare il costo del denaro anche nei mesi successivi.

Il focus è rivolto, inoltre, sulle indicazioni che arriveranno dalla stagione delle trimestrali che entrerà nel vivo con i bilanci dei colossi tecnologici a partire domani da Microsoft, dopo l’anticipo di Netflix della scorsa settimana.

Sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,087, dopo aver toccato i massimi da nove mesi oltre quota 1,09, e il dollaro/yen che balza a 130,6.

Tra le materie prime ancora in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 88,5 dollari e il Wti (+0,6%) a 82,2 dollari, sostenute dall’ottimismo per un outlook della domanda più forte legato alle attese di una ripresa economica della Cina.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si è mantenuto in area 180 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Leonardo (+3,5%), dopo che la Francia ha annunciato che negli anni venturi innalzerà la spesa per equipaggiamenti militari, e Intesa Sanpaolo (+2,7%), dopo le rassicurazioni sull’esecuzione del buyback residuo da 1,7 miliardi nonostante la riduzione degli asset rischiosi chiesta dalla Bce.

In rialzo anche Italgas (+2,8%), A2A (+2,7%) e Stm (+2,6%), mentre hanno chiuso in calo Enel (-3,3%) e Snam (-2,7%), complice lo stacco dell’acconto sui dividendi.