Johnson & Johnson (J&J) ha archiviato il quarto trimestre del 2022 con ricavi in calo del 4,4% a 23,7 miliardi di dollari, dinamica che ha scontato principalmente un effetto cambi sfavorevole e la riduzione delle vendite del vaccino COVID-19 rispetto al periodo di confronto.
La crescita operativa, escluso il contribuito del vaccino COVID-19, è stata del 4,6%.
L’utile per azione (EPS) si è attestato a 1,33 dollari, in calo del 24,9%, mentre su base rettificata è stato pari a 2,35 dollari, in aumento del 10,3%.
Nell’intero esercizio 2022 il gruppo ha registrato una crescita delle vendite dell’1,3% a 94,9 miliardi, dinamica trainata principalmente da una forte attività commerciale. La crescita operativa è stata del 6,1%.
L’utile per azione si è fissato a 6,73 dollari, in calo del 13,8%, e a livello rettificato a 10,15 dollari, in aumento del 3,6%.
Nella guidance 2023 la società stima una crescita delle vendite operative rettificate, escluso il contribuito del vaccino COVID-19, del 4% e un EPS operativo rettificato di 10,50 dollari, con un incremento del 3,5%.
Nel pre-market di Wall Street, il titolo J&J cede lo 0,8% a 167 dollari.