Mercati – Eurolistini ancora deboli con Milano poco distante dalla parità

I listini europei si mantengono deboli nel pomeriggio con l’andamento sottotono di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 25.794 punti. In lieve ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%). Resiste l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Oltreoceano lo S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq segnano un calo tra lo 0,4 e lo 0,5%.

Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica e dalla stagione delle trimestrali.

Dalla lettura diffusa in questa seconda metà di seduta è emerso che negli Stati Uniti, a gennaio, il Pmi Manifatturiero preliminare si è attestato a 46,8 punti, al di sopra del consensus (46 punti), dopo i 46,2 punti del dato finale di dicembre. Aumentati oltre le attese anche Pmi servizi e composito, entrambi a 46,6 punti.

Dati che seguono la pubblicazione, stamane, delle letture preliminari dei PMI manifatturieri nel Vecchio Continente che, nonostante siano risultate nel complesso migliori delle attese, hanno evidenziato la persistenza di una certa debolezza nell’area euro e nel Regno Unito.

Resta l’attenzione, inoltre, sugli spunti provenienti dalla earning season che entrerà nel vivo con i bilanci dei colossi tecnologici, a partire questa sera da Microsoft dopo l’anticipo di Netflix della scorsa settimana.

Il tutto in vista del prossimo meeting del Fomc in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio, con le previsioni che stimano una stretta del costo del denaro da parte della banca centrale americana ridotta a 25 punti base, nonostante diversi funzionari della Fed abbiano ribadito che i tassi devono salire oltre il 5% e restare a lungo su livelli elevati.

Intanto sul forex il cambio euro/dollaro arretra a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale verso quota a 131.

Tra le materie prime le quotazioni del greggio viaggiano in ribasso con il Brent (-0,7%) a 87,6 dollari e il Wti (-0,8%) a 81 dollari, con gli operatori in attesa di nuovi segnali sullo stato della domanda cinese dopo la fine delle restrizioni Covid.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende di circa tre punti base in area 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4%.

Tornando a Piazza Affari, guidano il Ftse Mib, Intesa Sanpaolo (+1,3%), Prysmian (+1,1%) e Mediobanca (+0,6%) mentre arretrano Saipem (-2,7%), Fineco (-1,6%) ed Eni (-1,4%).