Mercati – Milano chiude positiva (+0,2%) con le banche, giù i petroliferi

Chiusura senza direzione precisa per le borse europee, mentre prosegue poco mossa la seduta di Wall Street con il focus degli operatori diviso tra l’outlook della politica monetaria e la stagione delle trimestrali.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,2% a 25.884 punti. Poco sopra la parità anche il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), mentre arretrano il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Oltreoceano, lo S&P 500 cede lo 0,2% e il Nasdaq lo 0,1%, mentre il Dow Jones oscilla sulla parità.

I mercati restano concentrati sulle prossime mosse delle banche centrali, tra le speranze che la Federal Reserve rallenti il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse già nel prossimo appuntamento in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.

Secondo le previsioni, la banca centrale americana opterà per una stretta del costo del denaro ridotta a 25 punti base, nonostante diversi funzionari della Fed abbiano ribadito che i tassi devono salire oltre il 5% e restare a lungo su livelli elevati.

Il focus è rivolto, inoltre, sulle indicazioni in arrivo dalla stagione delle trimestrali e, in particolare, dai risultati dei colossi tecnologici, a partire dai conti di Microsoft in uscita questa sera a mercati chiusi.

Sul fronte macro, la lettura preliminare di gennaio degli indici Pmi dell’Eurozona ha confermato che la frenata dell’economia potrebbe essere più contenuta del previsto, pur evidenziando il continuo indebolimento dell’area del Blocco.

Sul Forex il biglietto verde si deprezza ancora nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si mantiene in prossimità dei massimi da nove mesi a 1,088 e il dollaro/yen in discesa poco sotto quota 130.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,9%) a 86,5 dollari e il Wti (-1,7%) a 80,2 dollari, accelerando al ribasso nel finale in un mercato che attendo nuovi segnali sullo stato della domanda cinese dopo la fine delle restrizioni Covid.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa sei punti base a 175, con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.

Tornando a Piazza Affari, bene i bancari Intesa Sanpaolo (+2,1%), Unicredit (+1,5%), Bper (+1,4%) e Banco Bpm (+1,3%), con gli acquisti che hanno premiato anche Prysmian (+1,3%). In rosso, invece, i petroliferi Saipem (-3,4%), Eni (-1,5%) e Tenaris (-1,3%), oltre a Finecobank (-1,3%).