Il Ftse Italia Servizi Finanziari nella seduta di ieri ha segnato un -0,1%, rispetto al +0,1% dell’analogo indice europeo e al +0,2% del Ftse Mib.
Chiusura senza direzione precisa per le borse europee, mentre stava proseguendo poco mossa la seduta di Wall Street con il focus degli operatori diviso tra l’outlook della politica monetaria e la stagione delle trimestrali. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di circa sei punti base a 175, con il rendimento del decennale italiano al 3,91%.
Tra le blue chips Azimut Holding ha registrato un -0,1%, Banca Generali una performance flat come Nexi, Banca Mediolanum un +0,6%, Fineco Bank un -1,3% e Poste Italiane un +0,2%.
A seguito della delibera del Cda, in occasione dell’Assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2022, i soci di Fineco si esprimeranno in merito all’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un numero massimo di 246.015 azioni ordinarie FinecoBank, al fine di poter disporre degli strumenti necessari a dare attuazione al “Sistema 2023 PFA”, a favore dei Consulenti Finanziari identificati come personale più rilevante.
Tra le Mid Cap Anima Holding (+0,5%) e doValue (flat) hanno chiuso in testa al listino mentre Italmobiliare (-1,2%) e BFF Bank (-2,4%) si sono posizionate in fondo al medesimo.
Infine, tra le Small, Mittel e Lventure Group (+0,6% per entrambe) sono state le migliori mentre Borgosesia (-1,4%) ha sottoperformato il paniere.
Al 31 dicembre 2022 L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Met.Extra Group (flat) è pari a 13,85 milioni, in calo rispetto a 15,38 milioni alla fine del mese precedente.