De’Longhi ha presentato i ricavi preliminari relativi al 2022, che hanno mostrato una diminuzione del 2% a 3,16 miliardi (-5,9% a cambi costanti) rispetto al 2021. Nel quarto trimestre, i ricavi hanno registrato un calo del 4% a 1,03 miliardi (-7% a cambi costanti).
Come si legge nella nota, il 2022 ha visto il Gruppo concludere una prima parte dell’anno in territorio positivo, sostenuto da una brillante performance del caffè, per poi evidenziare nel corso dei successivi trimestri un calo generalizzato del fatturato ad un tasso mid-single digit.
Tale cambio di scenario è imputabile a diversi fattori, come la complessa situazione geopolitica e la sfavorevole dinamica inflattiva, oltre ad un confronto sfidante con la straordinaria crescita realizzata nel 2021.
Questi fattori hanno temporaneamente indebolito la domanda di beni nell’area europea, mentre nelle altre aree geografiche il Gruppo è stato in grado di mantenere il trend delle vendite in territorio positivo.
Nel dettaglio, l’Europa ha segnato un -9,8% a 1,87 miliardi (-10,9% a cambi costanti), l’America un +10,8% a 624 milioni (-1,1%) a cambi costanti), l’area Meia un +7,9% a 197 milioni (-4,1% a cambi costanti) e l’area Asia-Pacific un +15,9% a 464 milioni (+12,2% a cambi costanti).
In termini di segmenti di prodotto, il comparto delle macchine per il caffè ad uso domestico ha evidenziato un trend positivo, sia nei dodici mesi che nel quarto trimestre, grazie all’espansione delle categorie core – macchine superautomatiche e manuali – che hanno beneficiato di una maggiore resilienza nei consumi ed una migliore penetrazione sul mercato.
Il segmento della cottura e preparazione dei cibi ha chiuso l’anno ed il trimestre in marcato calo, a causa di una generalizzata debolezza dei consumi nel settore ed un confronto sfidante rispetto ai risultati ottenuti dal Gruppo nel 2021.
Per quanto riguarda i rimanenti segmenti, da segnalare la crescita nell’anno, confermata nel quarto trimestre, del comparto comfort (climatizzazione domestica), sostenuto dal buon andamento dei prodotti del riscaldamento, a cui si è contrapposta la parziale debolezza nei dodici mesi della categoria home care (pulizia domestica e stiro), che ha subito una contrazione nell’ultimo trimestre dell’anno.
Infine, è stato ampiamente positivo il contributo del comparto delle macchine per il caffè professionali rappresentato dalla neo-acquisita Eversys, che ha mostrato un trend di crescita molto sostenuto in tutti i trimestri dell’anno, conseguendo il raddoppio del fatturato del 2021.
L’Amministratore delegato Fabio De’Longhi ha commentato: “ritengo che il risultato ottenuto nel 2022 sia da valutare positivamente alla luce delle numeroso sfide e crescenti difficoltà che il gruppo si è trovato ad affrontare”.
“Il gruppo è stato in grado di mantenere un livello delle vendite ben superiori ai 3 miliardi, grazie al rafforzamento degli investimenti in comunicazione a supporto dei nostri brand, alla crescita del comparto caffè e alla diversificazione della nostra presenza internazionale”.
“In generale, l’andamento del quarto trimestre migliore delle attese iniziale, unitamente agli effetti delle azioni implementate per la riduzione del magazzino e il controllo dei costi, prelude a un possibile andamento dei margini dell’anno allineato alla parte alta della nostra guidance, che stimava un Ebitda adjsuted tra 320 e 340 milioni”.
“Con il 2022 alle spalle, ci confrontiamo ora con un 2023 ancora denso di incertezze, in cui vediamo un anno con vendite in leggere flessine. A un primo semestre debole, per effetto dell’ulteriore de-stocking da parte del retail e di una nostra scelta strategica di uscire dal mercato del condizionamento mobile negli Usa, vediamo seguire un secondo semestre in lieve ripresa. A livello gestionale, sarà necessario proseguire nell’attento monitoraggio del livello di magazzino e del recupero delle efficienze produttive e logistiche nonché del controllo dei costi in generale”.