Chiusura positiva per le borse europee, mentre prosegue contrastata la seduta di Wall Street che fatica a trovare una direzione dopo i guadagni iniziali seguiti alla stima migliore delle attese del Pil Usa.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1,3% a 26.217 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,6% trascinato dal rally di Tesla dopo i conti, mentre lo S&P 500 avanza dello 0,3% e il Dow Jones cede lo 0,1% appesantito dal calo di Ibm in scia a una trimestrale in chiaroscuro.
Gli operatori valutano l’ultima serie di dati economici provenienti dagli Stati Uniti, in attesa della riunione della Federal Reserve in programma la prossima settimana da cui è atteso un rallentamento nel ritmo delle strette a 25 punti base.
I mercati restano però alla finestre in cerca di eventuali segnali su dove la banca centrale americana prevede che sarà il picco dei tassi di interesse e sulla possibilità di eventuali tagli al costo del denaro entro la fine dell’anno.
Sul fronte macro, la lettura preliminare del Pil Usa ha evidenziato una crescita del 2,9% negli ultimi tre mesi del 2022, al di sotto del +3,2% del trimestre precedente ma superando l’incremento del 2,9% stimato dagli analisti e attenuando i timori di recessione.
Sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute, dopo le perdite registrate nelle ultime settimane tra le aspettative che la Fed sia vicina a concludere il ciclo di rialzi dei tassi. Il cambio euro/dollaro scende a 1,086 e il dollaro/yen risale a 130,4.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,8%) a 87,7 dollari e il Wti (+1,9%) a 81,6 dollari, in scia all’ottimismo per un rafforzamento della domanda cinese e dopo l’incremento inferiore alle attese delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati Eia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si riporta sopra quota 180 punti base, con il rendimento del decennale italiano salito nuovamente oltre la soglia del 4%.
Tornando a Piazza Affari, in luce Stm (+8,2%), sull’onda dei risultati trimestrali e delle indicazioni per il primo trimestre 2023. In rialzo anche i bancari Unicredit (+2,8%), Finecobank (+2,5%), Banco Bpm (+2,1%), Bper (+2,1%) e Intesa Sanpaolo (+2,1%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Campari (-2,8%), Erg (-1,5%), Italgas (-1,2%) e Recordati (-1,1%).