ICF – Risultati preliminari 2022: ricavi +17% a 88 mln ed Ebitda +44% a 7,5 mln

Il Consiglio di amministrazione di ICF, società tra gli operatori di riferimento a livello internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico validati da certificazioni internazionali di sostenibilità, ha preso visione dei risultati gestionali preliminari consolidati dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

I ricavi sono cresciuti di circa il 17% a 88 milioni, sia grazie all’aumento dei prezzi di vendita sia all’incremento dei volumi di vendita. Particolarmente positivo è stato il settore dei prodotti destinati al business manifatturiero, rappresentato dai segmenti di mercato della pelletteria e della calzatura tecnico sportiva e del lusso, con il significativo contributo del marchio Morel che ha generato ricavi per circa 8 milioni.

Anche l’Ebitda ha registrato una buona performance attestandosi ad una stima di circa 7,5 milioni, in aumento di oltre il 40% rispetto ai 5,2 milioni del 2021 e con una marginalità di circa l’8,5%. In particolare si evidenzia che dopo un primo trimestre con un’Ebitda margin inferiore al 6% la performance è andata progressivamente migliorando fino a raggiungere un margine a doppia cifra nel quarto trimestre.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 8 milioni dai 12,3 milioni al 30 settembre 2022, per effetto principalmente delle contrazione del capitale circolante netto che si era incrementato nella prima parte dell’anno per finanziare l’incremento del volume d’affari.

Considerando l’andamento degli ultimi dodici mesi si può stimare che la free cash flow generation del Gruppo ammonti a circa 1,2 milioni, al netto di poste non operative quali il pagamento di circa 0,95 milioni per il dividendo erogato a maggio, circa 0,6 milioni per l’attuazione del programma di buy-back e di 0,3 milioni per il pagamento della quota residua dell’acquisto del ramo d’azienda Morel.

Nel corso dell’anno sono inoltre proseguite le attività di Ricerca e Sviluppo finalizzate a un ulteriore miglioramento della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale con il lancio dei prodotti RICICLITM e LUMINE e i progetti relativi all’impianto fotovoltaico e all’impianto di refrigerazione Plate Chiller finalizzati al raggiungimento di elevate efficienze con un ridotto impatto ambientale e un contenimento dei costi.

Guido Cami, CEO di Industrie Chimiche Forestali, ha dichiarato: “Nell’esercizio 2022 abbiamo consolidato ricavi pari a circa 88 milioni, in crescita rispetto ai 76 milioni del 2021 e ai 60 milioni del 2020, e un EBITDA di circa 7,5 milioni, in crescita rispetto ai 5,2 milioni del 2021 e ai 7,1 milioni del 2020”.

“Molto positivo il trend di crescita nei settori della calzatura del lusso e sportiva, della pelletteria lusso, della linea packaging e delle applicazioni industriali. Il settore automotive si è mantenuto sul livello modesto degli anni precedenti a causa della logistica internazionale e della difficoltà di reperimento di componenti elettronici”.

“L’andamento delle materie prime ha continuato a crescere per tutto il primo semestre e a stabilizzarsi nel corso del secondo, mentre il costo energetico, gas e corrente, è salito di oltre 2 milioni rispetto al 2021 e solo parzialmente è stato trasferito sui listini di vendita”.

“Abbiamo realizzato tutti gli investimenti previsti a piano per un valore di oltre 2 milioni destinati a nuovi impianti, al miglioramento della sicurezza, all’ulteriore riduzione dell’impatto ambientale e allo sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili, quali i tessuti biodegradabili della linea LUMINE e i prodotti tessili della linea RICICLI che vanta una percentuale di materiale riciclato di almeno il 31%. Alcuni degli investimenti sono stati rivolti all’incremento del livello di automazione in ottica di Industria 4.0. Abbiamo inoltre perfezionato la realizzazione di un impianto fotovoltaico che ci consentirà di produrre circa il 30% dei nostri fabbisogni energetici”.

“Tutte le certificazioni di sistema e di prodotto sono state oggetto di audit e di ricertificazione. Il Bilancio di Sostenibilità è stato approvato ad aprile e già in aggiornamento per il 2023. Abbiamo inoltre concluso positivamente il ciclo di ispezione legato al rinnovo dell’autorizzazione AIA (autorizzazione integrata ambientale)”.

###

Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Industrie Chimiche Forestali