Mercati – Spicca Milano in una seduta fiacca per l’Europa, Ftse Mib chiude a +0,8%

Chiusura fiacca per le borse europee, mentre prosegue in positivo la seduta di Wall Street con gli investitori intenti a valutare le ultime indicazioni provenienti dalla stagione delle trimestrali e dall’agenda macro.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,8% a 26.435 punti, sui massimi da circa un anno. Poco sopra la parità l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre ha terminato invariato il Cac 40 di Parigi.

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,15%.

I segnali in chiaroscuro provenienti dai risultati societari hanno contribuito a innervosire gli investitori, mentre i solidi dati economici diffusi ieri hanno aumentato i dubbi sulle prossime mosse della Federal Reserve.

In particolare, la stima del Pil Usa del quarto trimestre ha mostrato una crescita superiore alle previsioni, attenuando da una parte i timori di recessione ma allontanando dall’altra l’ipotesi di un taglio dei tassi di interesse entro la fine del 2023.

Sempre sul fronte macro, il dato sull’inflazione Pce, un indicatore attentamente monitorato dalla Fed, a dicembre ha rallentato il passo per il secondo mese consecutivo, scendendo sui livelli più bassi dall’ottobre 2021

Il tutto prima degli appuntamenti chiave della prossima settimana con le banche centrali, a cominciare dalla Federal Reserve, che secondo le attese dovrebbe ridurre il ritmo delle strette monetarie a 25 punti base.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 1,085 e il dollaro/yen viaggia poco sotto quota 130. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 87 dollari e il Wti (-0,7%) a 80,4 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa quattro punti base a 184, con il rendimento del decennale italiano al 4,08%.

Tornando a Piazza Affari, in rialzo Saipem (+4,5%), Buzzi Unicem (+2,5%), Moncler (+2,4%), Stm (+2,3%), Ferrari (+2,3%) e Tenaris (+2,3%), mentre le vendite hanno colpito in particolare Pirelli (-1,3%).