Intesa Sanpaolo conferma e rafforza il proprio supporto al comparto turistico con un nuovo accordo siglato con Confindustria Alberghi, stanziando un ulteriore plafond dedicato di 2 miliardi e impegnando Banca e Associazione in un percorso comune a sostegno delle imprese del settore, in particolare quelle che presenteranno progetti in linea con gli obiettivi del Fondo Rotativo Imprese appena attivato dal Ministero del Turismo.
L’accordo si focalizza in particolare sull’immediata disponibilità di Intesa Sanpaolo ad accompagnare i progetti che le imprese del settore presenteranno nell’ambito degli obiettivi del FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti nel turismo). Uno strumento, con una dotazione finanziaria di 1,38 miliardi, la cui documentazione è accessibile dal 30 gennaio sulla piattaforma web di Invitalia, con possibilità di inviare le domande di ammissione al bando a partire dal 1° marzo.
La misura di sostegno è rivolta a investimenti inerenti sostenibilità, digitalizzazione, riqualificazione energetica e antisismica delle strutture ricettive, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, realizzazione di piscine termali, acquisto o rinnovo di arredi. Accanto ai contributi diretti alla spesa dal Ministero del Turismo e al finanziamento agevolato da CDP è previsto l’abbinamento con un finanziamento bancario di pari importo e durata erogato da una banca che, come Intesa Sanpaolo, abbia aderito alla relativa Convenzione tra Ministero del Turismo e ABI.
L’accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Alberghi si propone così di accompagnare le imprese nella riqualificazione e nell’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane, secondo principi di sostenibilità ambientale e la digitalizzazione del modello di servizio, con strumenti dedicati messi a disposizione dalla banca, al fine di favorire un salto di qualità dell’offerta turistica nazionale e attrarre di conseguenza maggiori flussi turistici.
Per sostenere le imprese del settore e l’accesso alle misure previste dal cosiddetto “Bonus Turismo”, già lo scorso anno il Gruppo aveva innalzato a 1,2 miliardi il plafond a diposizione delle imprese turistiche, oggi interamente utilizzato, rendendosi da subito disponibile ad individuare le migliori soluzioni che potessero abilitare l’accesso alle misure di sostegno pubblico.
Si segnala che dal 2020 ad oggi Unicredit ha già erogato 6,7 miliardi al settore turistico.