Mercati – Prevista apertura debole nella settimana delle banche centrali

Prevista una partenza sotto la parità per le borse europee, nella prima seduta di una settimana in cui l’attenzione sarà rivolta principalmente sulle riunioni delle banche centrali, a cominciare mercoledì dalla Federal Reserve.

Chiusura positiva venerdì a Wall Street, con i principali indici americani trainati ancora dal listino tecnologico, che ha messo a segno la sua miglior settimana da novembre nonostante l’outlook negativo fornito da alcune big tech.

Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,1%. Il bilancio dell’ottava ha visto il Nasdaq salire del 4,3%, lo S&P 500 del 2,5% e il Dow Jones dell’1,8%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,2%, mentre Shanghai avanza dello 0,1% alla riapertura dopo la pausa di una settimana per le festività del Capodanno lunare. In calo del 2,6% Hong Kong.

Il focus dei mercati è rivolto soprattutto sulle indicazioni provenienti dalla politica monetaria, con la banca centrale americana che mercoledì dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di interesse ridotto a 25 punti base alla luce dei segnali di raffreddamento dell’inflazione.

Giovedì sarà invece il turno della Bce e della Bank of England, attese entrambe aumentare il costo del denaro di 50 punti base tra le speranze di un rallentamento dell’economia meno grave del previsto.

Intanto, prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali che questa settimana vedrà la pubblicazione, tra gli altri, dei risultati di alcuni colossi tecnologici come Apple, Amazon, Alphabet e Meta Platforms.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura preliminare del Pil della Germania del quarto trimestre 2022 e il rapporto sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona a gennaio.

Tornando a Piazza Affari, da seguire Unicredit, che oggi riunisce il Consiglio di amministrazione per l’approvazione dei dati contabili (domani la conference call). Eni, invece, ha firmato un accordo dal valore di 8 miliardi di dollari e durata di 25 anni con la compagnia statale Noc per la produzione di gas in Libia.