“Aumentare la capacità produttiva; ampliare il portafoglio prodotti; mantenere una forte attenzione alla ecosostenibilità”. Sono queste le priorità strategiche illustrate e confermate da Fulvio Citaredo, AD di Pierrel, dopo aver archiviato “un altro anno impegnativo per la Società che ha saputo coniugare lo svolgimento delle attività ordinarie con quelle a supporto della realizzazione dei principali obiettivi definiti nel Progetto strategico di crescita”.
- Fulvio Citaredo, Amministratore Delegato di Pierrel, illustra le priorità strategiche
- “Aumentare la capacità produttiva”
- “Ampliare il portafoglio prodotti”
- “Mantenere una forte attenzione alla ecosostenibilità”
- I conti dei primi nove mesi del 2022
- Le aspettative sui prossimi mesi e lo scenario di mercato
- “Nessun impatto rilevante sulla domanda, pronti a mitigare il rischio di incremento prezzi e di shortage”
- Le proiezioni degli analisti
Pierrel, provider globale di servizi per l’industria farmaceutica quotato sull’Euronext Milan, conferma i pilastri del Progetto strategico di crescita, che prevedono, in particolare, di aumentare la capacità produttiva, ampliare il portafoglio prodotti e mantenere una forte attenzione alla ecosostenibilità.
“Il tutto dopo aver archiviato un altro anno impegnativo, che ha già visto i primi nove mesi con un fatturato aumentato del 6% su base annua a 16,7 milioni”, spiega Fulvio Citaredo, Amministratore Delegato della Società, “e nel quale la Società ha saputo coniugare lo svolgimento delle attività ordinarie con quelle a supporto della realizzazione dei principali obiettivi definiti nel suddetto Progetto”.
Obiettivi compatibili grazie anche alla forza dei prodotti Pierrel, “con i nostri anestetici made in Italy realizzati con un processo produttivo in asepsi che, in generale, continuano ad essere molto apprezzati e molto richiesti”, aggiunge il capo azienda.
Strategie e punti di forza apprezzati anche dagli analisti di EnVent che stimano, per i principali indicatori economici di Pierrel, tassi di crescita media annua (Cagr) a doppia cifra per il triennio 2021-2024.
Fulvio Citaredo, Amministratore Delegato di Pierrel, illustra le priorità strategiche
“Anche il 2022 è stato un anno impegnativo per Pierrel che ha saputo coniugare lo svolgimento delle attività ordinarie con quelle a supporto della realizzazione dei principali obiettivi definiti nel Progetto strategico di crescita, le cui priorità restano confermate”, afferma Fulvio Citaredo, Amministratore Delegato della società.
“Pilastri che prevedono in particolare l’aumento della capacità produttiva; l’ampliamento del portafoglio prodotti; il mantenimento di una forte attenzione alla ecosostenibilità”.
“Priorità strategiche compatibili”, aggiunge il CEO, “grazie anche alla forza dei prodotti Pierrel, con i nostri anestetici made in Italy realizzati con un processo produttivo in asepsi che, in generale, continuano ad essere molto apprezzati e molto richiesti”.
“Aumentare la capacità produttiva”
“Continuiamo a dare esecuzione al piano di investimenti finalizzato al consistente ampliamento della capacità produttiva, implementando alcuni aggiornamenti normativi in tema di GMP finanche in anticipo rispetto a quanto previsto a livello europeo e contemperando gli standard di processo e di qualità imposti dalla FDA per il mantenimento dell’autorizzazione del nostro stabilimento che, ricordiamo, è l’unico al mondo approvato dall’ente federale americano al di fuori del territorio statunitense per la produzione di farmaci iniettabili in small volumes”, afferma Citaredo.
“Stiamo lavorando intensamente alla realizzazione di nuovi reparti e al revamping di alcune aree produttive già esistenti destinate ad accogliere impianti e macchinari di ultimissima generazione per ottimizzare le performance del processo produttivo e garantire l’eccellenza dei parametri di qualità dei nostri prodotti”.
“Abbiamo, tra l’altro, già ottenuto da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)”, aggiunge l’AD, “l’autorizzazione del nuovo reparto d’ispezione ottica ed etichettatura e del nuovo reparto di confezionamento”.
“Ampliare il portafoglio prodotti”
“Altro importante obiettivo”, prosegue il CEO, “è rappresentato dall’ampliamento del portafoglio prodotti”.
“Siamo tra i maggiori produttori di anestetici dentali a base di articaina che continuiamo a registrare in tanti paesi”.
“In aggiunta, oramai da tempo, stiamo lavorando per registrare anche in altri e più vasti mercati, quali USA, Canada, Russia e Far East, le nostre specialità farmaceutiche a base di mepivacaina e lidocaina, già prodotte e distribuite in diversi Paesi”.
“L’incremento della capacità produttiva”, spiega Citaredo, “ci consentirà di soddisfare l’aumento dei volumi attesi dalle tante e nuove registrazioni di prodotti e la crescente domanda già registrata dai maggiori mercati mondiali”.
Sul fronte dei dispositivi medici siamo pronti per lanciare sul mercato un gel per il trattamento non chirurgico della parodontite, il primo a base di spermidina, in grado di rigenerare la mucosa orale.
“Mantenere una forte attenzione alla ecosostenibilità”
“L’ecosostenibilità”, enfatizza l’AD, “è da anni al centro dei nostri progetti diventando un imperativo, ispirando investimenti specifici e la scelta dei nuovi impianti che privilegiano l’ottimizzazione delle risorse, con particolare attenzione al monitoraggio degli indicatori di performance ambientale”.
“Lo scorso anno”, ricorda Citaredo, “abbiamo redatto su base volontaria un documento di sostenibilità a testimonianza del nostro commitment per il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
I conti dei primi nove mesi del 2022
Pierrel ha archiviato il periodo gennaio-settembre 2022 con ricavi consolidati pari a 16,7 milioni, in aumento del 6% su base annua.
L’EBITDA si è attestato a 2 milioni, in calo del 38%, dinamica determinata principalmente dall’effetto combinato dei seguenti fattori, già considerati ai fini della predisposizione del budget 2022: 1) un incremento significativo dei costi energetici e delle principali materie prime; 2) un diverso mix di fatturato con una maggiore incidenza dei prodotti realizzati per conto terzi rispetto ai prodotti a marchio “proprio” che presentano una maggiore marginalità e la cui produzione caratterizza in maniera prevalente l’ultimo trimestre dell’anno.
L’EBIT è stato pari a 0,7 milioni, in diminuzione del 68%, un dato influenzato, oltre che dalla significativa riduzione della marginalità per le suddette motivazioni, anche dall’incremento degli ammortamenti registrati nel corso dei primi nove mesi 2022 in esecuzione del piano di investimenti programmato.
Gli oneri finanziari netti sono stati pari a 1 milione (0,5 milioni al 30 settembre 2021).Tale voce include anche oneri finanziari netti da adeguamento valutario pari a 0,9 milioni riferiti al debito (espresso in dollari statunitensi) maturato da Pierrel nei confronti del cliente americano Dentsply International e ancora outstanding al 30 settembre 2022 per un controvalore pari, a titolo di interessi e sorte capitale, a 6,2 milioni.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 0,4 milioni rispetto all’utile netto registrato al 30 settembre 2021 pari a 1,4 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 21 milioni, in aumento rispetto ai 13,2 milioni di fine 2021, dinamica che ha scontato l’assorbimento di cassa a supporto del consistente piano di investimenti straordinari già approvato.
Le aspettative sui prossimi mesi e lo scenario di mercato
“Commercializziamo i nostri prodotti dal Canada a Taiwan per cui ci confrontiamo con numerosi mercati dalle caratteristiche molto differenti”, afferma Citaredo.
“In USA e Canada lo scenario è abbastanza stabile con quote consolidate in cui il nostro brand Orabloc, incirca 10 anni, ha registrato un ritmo di crescita superiore a quello del mercato, guadagnando terreno competitivo”.
“Nel resto del mondo, invece”, aggiunge l’AD, “alcune operazioni di fusione ed acquisizione, hanno reso lo scenario competitivo molto dinamico”.
“Ciononostante, in generale, i nostri anestetici made in Italy, realizzati con un processo produttivo in asepsi, continuano ad essere molto apprezzati e molto richiesti”, sottolinea il capo azienda.
“Nessun impatto rilevante sulla domanda, pronti a mitigare il rischio di incremento prezzi e di shortage”
“Il conflitto russo-ucraino non ha avuto impatti rilevanti sulla domanda dei nostri prodotti; infatti, i nostri clienti sia in Russia che in Ucraina e nei palesi limitrofi sono stati regolarmente serviti”, afferma l’AD.
“È di tutta evidenza che il conflitto, come per tutto il mondo produttivo”, ammette Citaredo, “abbia fatto registrare, anche nel nostro business un impatto significativo sui costi di alcune materie prime e sui costi energetici, in particolare, se rapportati a quanto consuntivato nell’esercizio precedente”.
“Tuttavia, tali circostanze, quando già note”, spiega il CEO, “sono state tenute in opportuna considerazione in sede di redazione del budget 2022. Infatti, l’Azienda ha attuato diverse azioni per mitigare il rischio di incremento prezzi e di shortage materiali, in particolare:
- per le principali materie prime e materiali di confezionamento ha sottoscritto contratti pluriennali con consegne programmate, anche su base mensile, con quantitativi sufficienti a garantire la continuità produttiva con “stock di sicurezza” più alti rispetto ai periodi pre-conflitto/pandemia;
- per quanto concerne i costi energetici, l’Azienda ha sottoscritto contratti annuali a tariffe fisse per scongiurare ulteriori incrementi di prezzo in corso d’anno ed anche in quest’ottica, ha in corso di avanzata valutazione nuovi investimenti per tendere nel medio-lungo termine al raggiungimento della c.d. “autonomia energetica”.
Le proiezioni degli analisti
Nello studio dello scorso 26 settembre (Equity Research – H1 2022 Update), EnVent stima ricavi consolidati in crescita a 25,2 milioni (+5,9%) nel 2022 che dovrebbero continuare ad aumentare fino a superare i 39 milioni nel 2024 (CAGR 2021-24 +18,2%).
L’Ebitda e l’Ebit sono previsti rispettivamente a 4,2 e 1,6 milioni nel 2022 e a 9,7 e 6,1 milioni al termine del triennio con CAGR 2021-24 del 20,1 e 16,1%.
Dinamiche a seguito delle quali l’utile netto si proietta a 4,8 milioni nel 2024 (CAGR 2021-24 +18,3%).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto consolidato è stimato a 19,7 milioni nel 2022 e a 18,4 milioni alla fine del triennio.