Mercati asiatici – Debolezza diffusa in particolare su Hong Kong (-1,9%)

Debolezza diffusa sui principali listini asiatici dopo la chiusura in ribasso di Wall Street e in attesa soprattutto delle decisione delle banche centrali.

Shanghai e Shenzhen cedono lo 0,5%, mentre Hong Kong lascia sul terreno l’1,9%. In Giappone Nikkei e Topix sono entrambi in calo dello 0,4%.

Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dalle prossime decisioni di politica monetaria da parte delle principali banche centrali, a partire dalla Fed che domani dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di interesse ridotto a 25 punti base alla luce dei segnali di raffreddamento dell’inflazione.

Giovedì sarà invece il turno della Bce e della Bank of England, attese entrambe aumentare il costo del denaro di 50 punti base tra le speranze di un rallentamento dell’economia meno grave del previsto.

Occhi nel contempo sulle indicazioni che stanno emergendo dalla earning season, entrata oramai a pieno regime, e che questa settimana vedrà la pubblicazione, tra gli altri, dei conti di alcune big tech come Apple, Amazon, Alphabet e Meta Platforms.

Sull’equity continuano intanto anche le vendite su Alibaba (-3,1%) a Hong Kong, appesantita dai timori che la ripresa dei consumi cinesi possa non soddisfare le elevate aspettative.

Infine, dal lato macro, in Giappone, il tasso di disoccupazione di dicembre è rimasto stabile al 2,5%, in linea con le attese, mentre le vendite al dettaglio sono aumentate, nello stesso mese, oltre il consensus, dell’1,1% m/m. In Cina, il Pmi manifatturiero di gennaio è migliorato, in linea con le attese, a 50,1 punti.

Sul forex, il cambio euro/dollaro oscilla a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala in area 130,2. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in frazionale ribasso con il Brent (-0,4%) a 84,1 dollari e il Wti (-0,5%) a 77,5 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Nasdaq ha ceduto il 2%, lo S&P500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,8%.