Pfizer ha archiviato un esercizio 2022 record trainato dalle vendite di prodotti anti covid ma delude la guidance 2023.
Nel dettaglio, l’anno si è chiuso con ricavi al massimo storico di 100,3 miliardi di dollari, registrando una crescita operativa del 30%. Escludendo i contributi di Paxlovid e Comirnaty, rispettivamente antivirale e vaccino anti covid, la crescita sarebbe stata del 2% a livello operativo.
L’utile per azione si è attestato a 5,47 dollari, in aumento del 42%, e, a livello rettificato, a 6,58 dollari, in progresso del 62%, anch’essi entrambi ai massimi storici per il Gruppo.
Delude tuttavia guidance sul 2023 con Pfizer che stima ricavi tra 67 e 71 miliardi, in contrazione del 33/29% a/a, a causa del previsto calo delle vendite di prodotti Covid-19, e un eps rettificato da 3,25 a 3,45 dollari (-50/-47%), valori sotto le attese degli analisti. Escludendo i prodotti Covid-19, i ricavi sono attesi in crescita tra il 7% e il 9% a livello operativo rispetto al 2022.
La società prevede ricavi 2023 per Comirnaty a circa 13,5 miliardi (-64%) e Paxlovid a circa 8 miliardi (-58%).
In apertura di Wall Street il titolo Pfizer cede l’1,2%.