Global Markets Media – Snap crolla (-13,1%) dopo i conti del 4Q 2022

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore media:

Giornata positiva per i mercati azionari europei: il Ftse Mib guadagna lo 0,6%, il Ftse 100 lo 0,5% e il Dax lo 0,1%. A Wall Street, invece, il Dow Jones cede lo 0,4% e S&P 500 e Nasdaq lo 0,2%.

Snap (-13,1%), società statunitense di fotocamere e social media, nel 4Q 2022 ha registrato un fatturato di 1,3 miliardi di dollari, in linea con il pari periodo del 2021. La perdita netta è stata di 288 milioni di dollari, compresi gli oneri di ristrutturazione di 34 milioni di dollari, rispetto all’utile netto di 23 milioni di dollari del 2021. Nell’intero anno 2022 i ricavi sono aumentati del 12% a 4,6 miliardi di dollari e la perdita netta è stata di 1,4 miliardi di dollari, inclusi oneri di ristrutturazione di 189 milioni, rispetto ai 488 milioni di dollari nel 2021. Si tratta del quarto trimestre consecutivo di perdite nette per Snap, risultato di un mix di fattori quali l’aumento della competizione sui social, i danni a livello di business pubblicitario causati dai cambiamenti imposti da Apple in tema di privacy e il calo della domanda pubblicitaria sull’onda della recessione.

Snap starebbe pensando di far pagare un’eventuale novità di Snapchat legata a una delle sue funzioni storiche da sempre gratuita (Snapstreaks), intenzione che segue la continua diminuzione del tempo trascorso in-app che comporta minori introiti di pubblicità. Un andamento che sconta la concorrenza serrata di Google con gli YouTube Shorts e di Instagram con i Reels (poi portati anche su Facebook), repliche quasi esatte delle caduche Storie del fantasmino bianco su sfondo giallo di Evan Spiegel.

WPP (+2%) è stata inserita nel 2023 per il quinto anno consecutivo nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI) . Il GEI 2023 rappresenta aziende di 45 paesi e regioni, misurando l’uguaglianza di genere attraverso cinque pilastri: leadership e pipeline di talenti, pari retribuzione e parità retributiva di genere, cultura inclusiva, politiche contro le molestie sessuali e marchio esterno. L’inclusione di WPP nell’indice di quest’anno riconosce la continua implementazione da parte dell’azienda dello sviluppo di policy e del reporting dei dati best-in-class rispetto a una soglia globale stabilita da Bloomberg.