Mercati – Previsto avvio poco mosso in attesa della Fed

Prevista una partenza cauta per le borse europee, in una giornata ricca di appuntamenti macro e con i mercati che attendono tra oggi e domani le decisioni in tema di politica monetaria su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street, con i principali indici americani sostenuti dai segnali di raffreddamento del costo del lavoro e mentre prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,7%, lo S&P 500 l’1,5% e il Dow Jones l’1,1%.

In particolare, il listino tecnologico ha archiviato gennaio con un progresso di circa l’11%, mettendo a segno la sua miglior performance mensile da luglio e il miglior inizio anno dal 2001.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato poco sopra la parità dello 0,1%, mentre Shanghai avanza dello 0,9% e Hong Kong dello 0,8%.

Il focus degli operatori è rivolto principalmente sulle riunioni delle banche centrali, a cominciare dalla Federal Reserve che questa sera dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di interesse ridotto a 25 punti base alla luce dei segnali di raffreddamento dell’inflazione.

Gli investitori monitoreranno però in particolare i commenti del chairman Jerome Powell, in cerca di eventuali segnali che indichino la possibilità di un’imminente pausa nel ciclo di strette monetarie.

Domani sarà invece il turno della Bce e della Bank of England, attese entrambe aumentare i tassi di 50 punti base tra le speranze di un rallentamento dell’economia meno grave del previsto.

Sul fronte macro, l’indice Caixin Pmi manifatturiero cinese a gennaio è salito meno delle attese rimanendo in area di contrazione, attestandosi a 49,2 rispetto ai 49,8 previsti dal consensus e dopo i 49 del mese precedente.

L’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale degli indici Pmi manifatturieri di gennaio di Italia, Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti, oltre alla stima dell’inflazione a gennaio in Italia e nell’Eurozona.

Nel pomeriggio in Usa attenzione al report Adp sull’occupazione nel settore privato americano, in attesa dei non farm payroll ufficiali del Dipartimento del Lavoro in uscita venerdì.