Come recentemente segnalato da Il Sole 24 Ore, i grandi committenti “privati” operanti nei settori delle utilities hanno apprezzato il nuovo codice degli appalti, approvato dal governo Meloni lo scorso 16 dicembre e che entrerà in vigore il 1° aprile 2023, e si dicono pronti ad applicarlo senza indugi.
Il nuovo codice comprende nuovi principi, requisiti più leggeri per i cosiddetti “settori speciali” (elettricità, gas, energia termica, acqua, tlc, trasporti ferroviari e aeroportuali), e stabilizza alcune “misure di emergenza” adottate negli ultimi anni.
Con particolare riferimento al quadro normativo che si delinea per i “settori speciali” – ricorda il quotidiano – la scelta del codice è quella di rendere questi settori ancora più autonomi dalle norme ordinarie, come peraltro prevedono le direttive UE (i.e. direttiva 2014/25).
Nel nuovo codice tutte le norme che devono essere applicate da questi committenti sono raccolte nel libro III e si applicano le norme valide per i settori ordinari solo se espressamente richiamate, contrariamente al codice vigente in cui c’era una forte spinta ad estendere le norme ordinarie ai settori speciali.
Altro punto chiave del nuovo codice appalti è la semplificazione delle regole che riguardano il Partenariato Pubblico Privato (PPP), fondamentale per apportare capitali e competenze private. Una direzione apprezzata, tra gli altri, anche dall’Ad di Iren, Gianni Armani.
Il punto è di particolare interesse per Nocivelli ABP, come peraltro suggerito anche in una recente nota dell’Ufficio Studi di Banca Akros, che prevede che l’azienda bresciana potrà trarre beneficio dallo snellimento del quadro normativo relativo al PPP.
La società presieduta da Bruno Nocivelli e guidata da Nicola Turra, infatti, oltre a essere una ESCo Company specializzata nella realizzazione di impianti tecnologici e nei servizi di facility management è anche tra i leader di settore a livello nazionale nelle operazioni di Partenariato Pubblico Privato per la realizzazione di strutture pubbliche e ospedaliere e il potenziamento della rete elettrica di alcune delle principali utility italiane, che come detto, vedono con favore le novità del codice degli appalti.
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