Dopo la pubblicazione del dato preliminare delle vendite del FY 2022 Cfo Sim conferma rating Buy e tp a 33 euro sul titolo Italian Wine Brands (IWB), un prezzo che incorpora un potenziale upside di circa il 20% rispetto ai corsi attuali.
Gli analisti sottolineano che nel 2022 IWB è riuscita a preservare i volumi di vendita nonostante le forti pressioni inflazionistiche, la carenza di alcune materie prime e il calo della domanda e nel 2023 l’obiettivo principale sarà il recupero di redditività grazie ad un aumento dei listini e ad un processo di razionalizzazione.
IWB ha riportato vendite preliminari FY-22 su base pro-forma pari a 430,3 milioni, inclusi Enovation Brands e Barbanera, entrambi acquisiti nel 2022. Il dato non è confrontabile con la stima di 405,0 milioni, che non include Barbanera (consolidata da FY-23), ma gli analisti hanno stimato che organicamente, cioè non considerando il contributo delle suddette acquisizioni, le vendite di IWB sono diminuite di circa il 7% YoY e sono inferiori di circa il 3% alle previsioni.
Nel 2022 IWB ha dovuto far fronte all’aumento dell’inflazione per quanto riguarda i costi delle materie prime, dell’energia e della logistica, solo parzialmente scaricati sui clienti per preservare i volumi di vendita. Inoltre, la prolungata carenza di bottiglie di vetro ha limitato il numero di consegne.
Nel 2023 IWB ha rivisto al rialzo i listini e avviato un processo di snellimento volto a semplificare la struttura del gruppo per migliorarne la redditività. Grazie alle operazioni strategiche di M&A concluse negli ultimi anni, IWB è ora pronta a sostenere una crescita nel medio termine grazie a: 1) la sua offerta completa sia in termini di vini che di canali di vendita, 2) una presenza capillare in tutto il mondo e 3) la sua capacità di gestire correttamente la fase di sourcing, facendo leva su un forte potere contrattuale con i fornitori grazie ad acquisti su larga scala.
Per gli anni 2023 e 2024 Cfo Sim prevede oggi ricavi rispettivamente pari a 459 milioni e 469,2 milioni, un Ebida adj. rispettivamente pari a 49,6 milioni e 52,6 milioni e un utile netto di 24,1 milioni e 26,6 milioni. L’indebitamento finanziario netto da 130 milioni attesi a fine anno 2022 dovrebbe progressivamente diminuire a 114 milioni e a 88,6 milioni rispettivamente a fine anno 2023 e 2024.
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