Mercati – Europa accelera al rialzo in attesa della Bce, a Milano rally di Tim

Prosegue in rialzo la seduta delle borse europee in attesa dell’esito della riunione della Bce, mentre i futures di Wall Street scambiano contrastati all’indomani delle decisioni della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8% in area 26.900 punti. Bene anche l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), il Dax di Francoforte (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%).

Oltreoceano, il derivato sul Nasdaq sale dell’1,3% sostenuto dal balzo del 18% nel premarket di Meta Platforms dopo i conti e in attesa questa sera dei risultati di Apple, Amazon e Alphabet. In rialzo dello 0,5% anche il future sullo S&P 500, mentre quello sul Dow Jones cede lo 0,2%.

Come da attese, l’istituto di Washington ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, suggerendo come l’aggressivo ciclo di strette monetarie stia cominciando ad avere gli effetti desiderati nel ridurre la crescita dei prezzi.

Il chairman Jerome Powell ha sottolineato come il processo di disinflazione sia cominciato, pur avvisando sulla necessità di “un paio” di ulteriori incrementi nei prossimi mesi.

Il focus si sposta ora sul meeting della Bce, che oggi dovrebbe aumentare il costo del denaro di 50 punti base, mentre i dati sull’inflazione diffusi ieri hanno acceso il dibattito su quanto i tassi nell’Eurozona debbano ancora salire.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene poco sotto quota 1,10 e il dollaro/yen poco sotto quota 129. Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 82,9 dollari e il Wti (+0,3%) a 76,6 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende di circa tre punti base in area 197, con il rendimento del decennale italiano al 4,23%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Tim (+8,9%) dopo la notizia che il fondo Kkr ha presentato un’offerta non vincolante per la rete. Acquisti in particolare anche su Amplifon (+5,2%), Interpump (+3%), Stm (+3%), Moncler (+2,4%) e Nexi (+2,1%), mentre arretrano Leonardo (-1,6%) e Tenaris (-1,5%).