Mercati – Europa in rialzo nel giorno della Bce, Milano chiude sopra i 27.000 punti

Chiusura in rialzo per le borse europee, dopo che i messaggi emersi dalle riunioni di Federal Reserve e Bce hanno alimentato le aspettative che il ciclo di strette monetarie si stia avviando a una conclusione.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1,5% a 27.100 punti. Bene anche il Dax di Francoforte (+2,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,5%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%).

A Wall Street, il Nasdaq guadagna il 3% sostenuto dal rally di Meta Platforms dopo i conti e in attesa questa sera dei risultati trimestrali di Apple, Amazon e Alphabet. Lo S&P 500 sale dell’1,5%, mentre il Dow Jones cede lo 0,3%.

Come da attese, ieri l’istituto di Washington ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, suggerendo come l’aggressivo ciclo di strette monetarie stia cominciando ad avere gli effetti desiderati nel ridurre la crescita dei prezzi.

Il chairman Jerome Powell ha ribadito che saranno appropriati ulteriori rialzi in modo da raggiungere un livello “sufficientemente restrittivo” per far tornare i prezzi verso il target del 2%, pur sottolineando come il processo di disinflazione sia cominciato.

Sempre in tema banche centrali, oggi è stato il turno della Bce e della Bank of England, che hanno entrambe aumentato il costo del denaro di mezzo punto percentuale in linea alle previsioni.

In particolare, l’Eurotower ha annunciato un altro intervento di pari entità nell’appuntamento di marzo, per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria riflettendo l’andamento dei dati macroeconomici.

Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 1,093 e il dollaro/yen a 128,4. Tra le materie prime ancora in ribasso le quotazioni del greggio dopo il calo di ieri, con il Brent (-1%) a 82 dollari e il Wti (-1%) a 75,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund cede 19 punti base a 182, con il rendimento del decennale italiano in calo di 40 punti base al 3,88% e quello sul decennale tedesco che si avvia a registrare il maggior calo giornaliero dal 2011.

Tornando a Piazza Affari, in luce Tim (+9,5%) dopo la notizia che il fondo Kkr ha presentato un’offerta non vincolante per la rete. Acquisti in particolare anche su Ferrari (+7,3%) dopo i conti, Amplifon (+7,8%), Nexi (+6%), Interpump (+5,6%) e Stellantis (+5%).

In calo, invece, Cnh (-7,5%) dopo i risultati trimestrali e l’annuncio del delisting da Euronext Milan, con le vendite che hanno colpito anche Tenaris (-3,5%), Bper (-2,8%), Saipem (-2,1%) e Banco Bpm (-1,7%).