Nel 4Q 2022 il gruppo Intesa Sanpaolo registra interessi netti pari a 3.064 milioni, in aumento del 28,4% rispetto a trimestre precedente e del 56,7% rispetto al pari periodo del 2021.
Le commissioni nette aumentano del 3,2% t/t a 2.222 milioni (-11,8% a/a).
Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 402 milioni, rispetto ai 436 milioni del 3Q 2022 e ai 410 milioni del 4Q 2021. Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value riporta un saldo negativo per 2 milioni, rispetto al saldo positivo di 51 milioni del 3Q 2022, con la componente relativa alla clientela che registra un saldo positivo in calo a 91 milioni da 105 milioni, quella di capital markets un saldo negativo per 74 milioni rispetto a un saldo negativo per 173 milioni, quella dell’attività di trading e tesoreria un saldo negativo per 2 milioni rispetto a un saldo positivo di 129 milioni e quella dei prodotti strutturati di credito un saldo negativo per 17 milioni rispetto a un saldo negativo di 10 milioni.
Il risultato negativo per 2 milioni del 4Q 2022 si confronta con il saldo positivo per 111
milioni del 4Q 2021, trimestre in cui l’apporto della componente relativa alla clientela
era stato di 83 milioni, quello della componente di capital markets di 118 milioni, quello
dell’attività di trading e tesoreria negativo per 89 milioni e quello dei prodotti strutturati di credito negativo per un milione.
I proventi operativi netti aumentano del 13,1% t/t a 5.674 milioni e del 13,2% rispetto al 4Q 2021.
I costi operativi ammontano a 3.130 milioni (comprendenti 36 milioni, inclusi nelle spese
personale, di contributo una tantum alle persone di Intesa Sanpaolo per mitigare l’impatto
dell’inflazione), in aumento del 18,6% rispetto al trimestre precedente a seguito di un aumento dell’ 17,7% per le spese del personale, del 24,5% per le spese amministrative e del 9,9% gli ammortamenti. I costi operativi del 4Q 2022 aumentano su base annua del 3,2%, a seguito di un aumento del 5,2% per le spese del personale e del 2,1% per gli ammortamenti e di una diminuzione dello 0,5% per le spese amministrative.
Il risultato della gestione operativa si fissa così a 2.544 milioni (+7,1% t/t; +28,5% a/a). Il cost/income ratio nel quarto trimestre 2022 è pari al 55,2%, rispetto al 52,6% del terzo trimestre 2022 e al 60,5% del quarto trimestre 2021.
Le rettifiche di valore nette su crediti assommano a 1.185 milioni (inclusi circa 10 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina, circa un miliardo per overlay e per favorire il derisking e circa 0,2 miliardi di rilascio di rettifiche generiche effettuate nel 2020 per i futuri impatti
di COVID-19), rispetto a 496 milioni del 3Q 2022 (che includevano 196 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina) e a 1.222 milioni del 4Q 2021 (che includevano
rettifiche di valore addizionali pari a 1.247 milioni per accelerare la riduzione dei crediti
deteriorati).
L’ammontare di altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività è pari a 113 milioni di euro (comprendenti 59 milioni per l’esposizione a Russia e Ucraina), rispetto ai 45 milioni del 3Q 2022 e ai 415 milioni del 4Q 2021 (che includevano circa
170 milioni per il rafforzamento delle riserve assicurative).
Il risultato netto consolidato è pari a 1.070 milioni, dopo la contabilizzazione, tra l’altro, di imposte sul reddito per 50 milioni di euro, che includono un beneficio di 320 milioni derivante dall’iscrizione di imposte differite attive relative a ex UBI Banca e oneri di integrazione e incentivazione all’esodo (al netto delle imposte) per 78 milioni.
Il risultato netto del periodo si fissa a 1.070 milioni (+15% t/t; 179 milioni nel 4Q 2021).