Mercati – Apertura negativa per l’Europa in attesa del Job Report Usa, Milano a -0,5%

Partenza sotto la parità per le borse europee, all’indomani della riunione della Bce e con i risultati deludenti delle big tech Usa che appesantiscono il sentiment in attesa questo pomeriggio del Job Report di gennaio.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 29.960 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Come da attese, ieri l’Eurotower ha alzato i tassi di interesse di 50 punti base e anticipato un altro ritocco di pari entità a marzo, per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria riflettendo l’andamento dei dati macroeconomici.

Oggi, invece, il focus sarà rivolto in particolare sui dati di gennaio del mercato del lavoro Usa, che contribuiranno a formulare le aspettative su quanto sia vicino il picco dei tassi dopo che la Federal Reserve ha sottolineato come il processo di disinflazione sia iniziato.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuiscono però le trimestrali deludenti di Apple, Amazon e Alphabet che hanno mostrato come il rallentamento dell’economia stia penalizzando la domanda anche di beni elettronici, e-commerce e digital advertising.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede, inoltre, la lettura finale di gennaio degli indici Pmi servizi e composito e i prezzi alla produzione nell’Eurozona a dicembre, mentre nel pomeriggio in Usa, oltre al Job Report, uscirà l’Ism non manifatturiero di gennaio.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro torna poco sotto quota 1,09 e il dollaro/yen si mantiene a 128,6. Tra le materie prime ancora in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 81,9 dollari e il Wti (-0,4%) a 75,6 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,96%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio in particolare Pirelli (+1,9%). Realizzi su Ferrari (-2,2%) dopo il rally di ieri, con le vendite che colpiscono anche Tim (-1,6%), Bper (-1,3%) e Cnh (-1,2%). Poco mossa Intesa Sanpaolo (-0,1%) in attesa dei conti.