Mercati asiatici – Seduta mista con le vendite su Cina e Hong Kong

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura perlopiù positiva di Wall Street.

In Cina, Shanghai cede lo 0,7% e Shenzhen lo 0,4%, debole come Hong Kong (-1,4%). In Giappone, Nikkei a +0,4% e Topix a +0,3%.

Gli investitori stanno ancora metabolizzando le ultime mosse delle banche centrali all’indomani delle dichiarazioni di Bce e Bank of England, che hanno entrambe aumentato il costo del denaro di mezzo punto percentuale in linea alle previsioni. L’Eurotower ha in particolare annunciato un altro intervento di pari entità nell’appuntamento di marzo, per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria riflettendo l’andamento dei dati macroeconomici.

Mercoledì, invece, la Fed ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base, suggerendo come l’aggressivo ciclo di strette monetarie stia cominciando ad avere gli effetti desiderati nel ridurre la crescita dei prezzi.

Resta l’attenzione anche sui segnali provenienti dalla stagione delle trimestrali con gli utili deludenti di Apple, Amazon e Alphabet che pesano sul sentiment di mercato. Risultati che hanno nel complesso evidenziato come il rallentamento economico stia limitando la domanda di prodotti elettronici e i settori dell’e-commerce, del cloud computing e della pubblicità digitale.

Occhi infine sul fronte macroeconomico che oggi vedrà soprattutto la diffusione del job report statunitense che potrebbe fornire agli investitori ulteriori spunti operativi.

Nel frattempo la lettura finale dei Pmi composito e servizi giapponesi di gennaio hanno sostanzialmente confermato i dati preliminari a 50,7 e 52,3 punti. Gli omologhi cinesi sono invece aumentati, nello stesso mese, rispettivamente a 51,1 e 52,9 punti (consensus 51 punti) da 48,3 e 48 punti.

Sul forex, il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,089 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 128,6. Tra le materie prime, il petrolio viaggia poco mosso con il Brent (-0,1%) a 82,1 dollari e il Wti (-0,2%) a 75,7 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato il 3,3%, lo S&P500 l’1,5% mentre il Dow Jones ha chiuso a -0,1%.