Mercati – Europa chiude mista la settimana delle banche centrali, a Milano giù Intesa SP dopo i conti

Chiusura contrastata per le borse europee, mentre prosegue sopra la parità la seduta di Wall Street al termine di una settimana ricca di appuntamenti con le banche centrali, i dati macroeconomici e la stagione delle trimestrali.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,6% a 26.950 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), mentre hanno chiuso in positivo il Ftse 100 di Londra (+1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,9%).

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,3%, il Nasdaq lo 0,2% e lo S&P 500 lo 0,1%, invertendo la rotta dopo una partenza in rosso.

L’ottimismo degli scorsi giorni sulla possibilità che si avvicini la fine del ciclo di strette monetarie si è scontrato oggi con la delusione per i risultati trimestrali di Apple, Alphabet e Amazon, che hanno alimentato i timori sull’impatto del rallentamento dell’economia sugli utili societari.

In aggiunta, i dati sull’occupazione americana a gennaio hanno evidenziato ancora una volta la solidità del mercato del lavoro Usa, lascando spazio alla Federal Reserve per mantenere una politica aggressiva sui tassi di interesse.

Sul Forex il biglietto verde torna a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, di pari passo con l’impennata dei rendimenti dei Treasury seguita alla pubblicazione del Job Report. Il cambio euro/dollaro arretra a 1,084 e il dollaro/yen balza a 130,9.

Tra le materie prime anche in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,9%) a 81,5 dollari e il Wti (-1%) a 75,1 dollari, avviandosi a chiudere la seconda settimana consecutiva in ribasso.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa due punti base a 183, con il rendimento del decennale italiano al 4,02%.

Tornando a Piazza Affari, in calo Intesa Sanpaolo (-2,9%) nel giorno della pubblicazione dei risultati trimestrali, con le vendite che hanno colpito in particolare anche Hera (-2,8%), Nexi (-2,8%), Terna (-2,8%) e Snam (-2%). Bene, invece, Pirelli (+3,6%), Finecobank (+2,7%) e Campari (+2,4%).