Mercati Usa – Facebook (+23%) trascina il Nasdaq (+3,3%)

Prosegue la fase di euforia a Wall Street, spinta sia dall’esito non troppo restrittivo della riunione della Federal Reserve a metà settimana nonché dalla pubblicazione delle trimestrali del settore tecnologico le quali, seppur non entusiasmanti alimentano la fase di rialzo che sembra al momento inarrestabile.

Il Nasdaq ha guadagnato il 3,3% spinto in particolare dal rally di Meta Platforms dopo i coni. Molto positivi anche il Russell 2000 (+2,1%), il quale torna a chiudere dopo diversi mesi sopra quota 2.100 punti, e lo S&P500 (+1,5%). In calo lieve, invece, il Dow Jones (-0,1%) nel quale la discesa dei titoli industriali e delle società di servizi compensa l’euforia dei tecnologici.

Amazon e Google avanzano del sette per cento nella miglior giornata da inizio anno per il Nasdaq, trascinando al rialzo anche Microsoft (+4,5%) e tutta la pattuglia dei titoli a larga capitalizzazione.

In after hours, tuttavia, Apple, Amazon e Google deludono le attese e scendono rispettivamente del tre, quattro e cinque per cento.

VIX in risalita (+5%) a 18,7 punti.

Mercato obbligazionario con rendimenti invariati sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse. Il Tbond termina al 3,4%.

Giornata incerta per la maggior parte delle materie prime con il petrolio che perde un altro punto percentuale scivolando a 75,5 dollari al barile. In calo anche il rame (-1%).

Seduta complicata anche per i due principali metalli preziosi – oro e argento – i quali prima tentano l’ennesimo allungo, ma poi crollano e terminano entrambi con ribassi compresi tra i due ed i quattro punti percentuali rispetto ai massimi intraday.

Sul mercato valutario il dollaro recupera oltre una intera figura nei confronti della moneta unica fino a 1,09.