Risanamento ha archiviato l’esercizio 2022 con un risultato netto consolidato negativo per 53,8 milioni che si confronta con il risultato netto negativo consolidato di 24,9 milioni dell’esercizio precedente.
La sensibile differenza è per la quasi totalità ascrivibile alla contabilizzazione di partite
straordinarie e non ricorrenti la principale delle quali si riferisce all’adeguamento del fondo
bonifiche per i maggiori costi (in parte sostenuti e in parte ancora da sostenere) per le attività da effettuare anche fuori ambito territoriale rispetto al piano di sviluppo Milano Santa Giulia.
Sul fronte patrimoniale la posizione finanziaria netta consolidata è stata negativa per 567,4 milioni rispetto i 522,8 milioni dell’esercizio precedente.
Con riferimento alla capogruppo, il risultato netto 2022 è stato negativo per 59,9 milioni che si confronta con la perdita netta registrata nell’esercizio precedente pari a 5,3 milioni; la considerevole differenza è correlata in via principale alla svalutazione della partecipazione detenuta da Risanamento nella controllata Milano Santa Giulia S.p.A. che risente (i) della posta straordinaria e non ricorrente relativa all’adeguamento del fondo bonifiche per i maggiori costi (in parte sostenuti e ancora da sostenere) per le attività da effettuare anche fuori ambito territoriale rispetto al piano di sviluppo Milano Santa
Giulia come meglio descritto in precedenza e (ii) alla contrazione del fair value della iniziativa Milano Santa Giulia.
La perdita di esercizio sopra indicata comporta una riduzione del capitale sociale in misura superiore al terzo del medesimo, integrando quindi la fattispecie di cui all’art. 2446 del codice civile. Il CdA ha pertanto deliberato di convocare l’assemblea degli azionisti, oltre che per l’approvazione del bilancio di esercizio 2022, anche per l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 2446 C.C., argomento in relazione al quale, nei termini di legge, sarà messa a disposizione del mercato la relativa relazione illustrativa degli amministratori.