Mercati – Proseguono deboli in linea con i futures di Wall Street, Milano -0,8%

Le Borse europee proseguono deboli a metà seduta in linea con i futures di Wall Street tra le incertezze per le prospettive di politica monetaria e le tensioni geopolitiche Stati Uniti – Cina.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% in area 26.732 punti, sottotono come il Cac 40 di Parigi (-1,6%), il Dax di Francoforte (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,9%).

Gli investitori mantengono un atteggiamento di cautela, una volta metabolizzati i risultati trimestrali di Apple, Alphabet e Amazon diffusi la scorsa settimana, che hanno alimentato i timori sull’impatto del rallentamento dell’economia sugli utili societari.

In aggiunta, i dati sull’occupazione americana a gennaio hanno evidenziato ancora una volta la solidità del mercato del lavoro Usa, lascando spazio alla Federal Reserve per mantenere una politica aggressiva sui tassi di interesse.

Pesano sul sentiment anche le rinnovate tensioni geopolitiche tra Washington e Pechino dopo l’abbattimento di un presunto pallone spia cinese da parte degli Usa. Gli Stati Uniti hanno inviato i sommozzatori per recuperare ciò che credono siano i dispositivi di spionaggio ritrovati al largo della costa della Carolina del Sud mentre crescono le pressioni sul presidente Biden affinché reagisca nei confronti Pechino con nuove misure di controllo delle esportazioni.

Preoccupa infine la drammatica situazione in Turchia e la vicina Siria a seguito del potente terremoto che ha colpito le aree prima dell’alba di stamattina, causando centinaia di vittime.

Sul fronte macroeconomico, intanto, nel Vecchio Continente, a dicembre gli ordini di fabbrica della Germania hanno registrato un incremento su base mensile del 3,2%, contro il +2% delle attese degli analisti e dopo il -4,4% di novembre (rivisto da -5,3%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini evidenziano una contrazione dell’10,1% (-11,6% consensus) dopo il -10,2% del mese precedente (rivisto da -11%).

A livello di Eurozona, nello stesso mese, le vendite al dettaglio hanno evidenziato una contrazione del 2,7% su base mensile, con il consensus a -2,5% e dopo il +1,2% di novembre (rivisto da +0,8%). Su base annua, il calo è stato del 2,8%, contro il -2,7% stimato dagli analisti. Il dato del mese precedente è stato rivisto da -2,8% a -2,5%.

Sul forex, il cambio euro/dollaro ridiscende sotto soglia 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a quota 132,2. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1%) a 80,7 dollari e il Wti (+0,7%) a 73,9 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa quattro punti a 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.

Tornando a Piazza Affari, Intesa Sanpaolo si posiziona in testa (+1,8%), bene come Telecom Italia (+1,6%) e Banco Bpm (+1,1%) mentre arretrano Fineco (-3,9%), Moncler (-3,7%) e Interpump (-3,3%).