Bp ha registrato nel 2022 una perdita netta di 2,5 miliardi di dollari: un risultato legato principalmente l’uscita da Rosneft dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Al netto degli eventi straordinari utile netto è più che raddoppiato in un anno attestandosi a 27,7 miliardi, trainato come le altre major petrolifere dagli alti prezzi degli idrocarburi con il rimbalzo della domanda e la guerra in Ucraina.
Nel solo quarto trimestre i ricavi di gruppo si sono attestati a 70,356 miliardi di dollari dai 57,809 miliardi del terzo trimestre. L’utile netto adjusted si è attestato a 4,81 miliardi, rispetto ai 5,11 miliardi stimati dal consensus, con un Eps adjusted di 26,44 centesimi (27,13 centesimi il consensus).
Il cash flow operativo è stato di 13,57 miliardi, rispetto ai 9,8 miliardi stimati dagli analisti, mentre il debito si è attestato a 21,42 miliardi (23,15 miliardi il consensus).
A fronte dei risultati conseguiti, il cda del gruppo petrolifero ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 6,61 dollari per azione per il solo quarto trimestre, con un aumento del 10% rispetto al trimestre precedente, e un ulteriore buyback da 2,75 miliardi di dollari.