Partenza poco sopra la parità per le borse europee, in attesa oggi dell’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che potrebbe contribuire a formulare le aspettative sulla traiettoria della politica monetaria Usa.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 27.100 punti. In lieve rialzo anche il Ftse 100 di Londra (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).
Il focus dei mercati resta concentrato sulle banche centrali e, in particolare, sul discorso del chairman della Fed all’Economic Club di Washington, dopo che il solido Job Report diffuso la scorsa settimana ha attenuato le speranze di un’imminente pausa nel ciclo di strette monetarie.
Gli operatori monitoreranno la possibilità che Powell sottolinei ancora una volta come l’ottimismo per un taglio dei tassi di interesse nella seconda parte dell’anno sia probabilmente eccessivo.
Intanto, Raphael Bostic (Fed di Atlanta) ha dichiarato che il forte dato sull’occupazione di gennaio aumenta la possibilità che la banca centrale Usa debba aumentare i tassi di interesse fino a un picco più alto di quanto il board si aspettasse in precedenza.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche, dopo che gli Stati Uniti hanno abbattuto un pallone aerostatico al largo della costa orientale americana e che secondo il dipartimento della Difesa era stato usato dalla Cina per operazioni di spionaggio.
Sul fronte macro, la produzione industriale tedesca a dicembre è diminuita del 3,1% su base mensile, rispetto al -0,8% previsto dal consensus, e del 3,9% su base annua (-1,6% il consensus).
Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene a 1,073 e il dollaro/yen arretra a 132,2. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,8%) a 82,4 dollari e il Wti (+1,9%) a 75,5 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 187 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,16%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Italgas (+2%), Snam (+1,6%), Amplifon (+1,5%) e Tenaris (+1,5%), mentre arretrano Inwit (-0,6%), Azimut (-0,5%) e Prysmian (-0,5%).
