Mercati asiatici – Seduta contrastata, tengono Cina e Hong Kong

Seduta contrastata per i principali listini asiatici dopo la chiusura negativa di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen guadagnano lo 0,3%, mentre Hong Kong avanza dello 0,4%. In Giappone, Nikkei flat e Topix a +0,2%.

Preoccupano le tensioni internazionali dopo la notizia che gli Stati Uniti sono pronti a imporre una tariffa del 200% sull’alluminio di fabbricazione russa, cui si aggiungono i timori per i rapporti tra Washington e Pechino a seguito dell’abbattimento di un presunto pallone spia cinese da parte degli Usa.

Funzionari dell’amministrazione Biden hanno affermato che gli Stati Uniti stanno ancora cercando di capire quanto gli alti dirigenti cinesi sapessero della presunta missione di spionaggio.

Sullo sfondo restano anche le incertezze legate a ulteriori aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve alla luce di un mercato del lavoro statunitense che si mantiene solido. Nuovi indicazioni potrebbero emergere dalla serie di interventi di policy maker della Fed in calendario questa settimana, tra i quali l’attesissimo discorso del numero uno della banca centrale americana all’Economic club di Washington.

Sul forex, il cambio euro/dollaro risale in area 1,073 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a quota 132,2. Tra le materie prime, il petrolio in rialzo con il Brent (+1,4%) a 82,1 dollari e il Wti (+1,5%) a 75,2 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha ceduto l’1%, lo S&P500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,1%.