BPM – Risultato netto operatività corrente a 902,5 milioni (+35,3% a/a) nel 2022; target EPS 2023 in rialzo a 0,60 euro

Nel 2022 il margine di interesse del gruppo BPM si è fissato a 2.314,4 milioni, in crescita del 13,4% a/a principalmente grazie all’incremento dello spread commerciale conseguente al rialzo dei tassi di mercato.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a 157,5, in calo rispetto ai 231,9 milioni del 2021 che comprendeva una componente non ricorrente relativa ad una partecipata, il contributo di Factorit (ceduta nel 2022) e l’apporto di Banco BPM Vita (consolidata integralmente dal 1° luglio 2022). L’apporto principale alla voce in esame è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato (104,8 milioni), oltre al contributo della collegata Anima Holding (35,2 milioni).

Le commissioni nette flettono dell’1,2% a 1.887,3 milioni, in relazione alla contrazione dell’apporto dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (-4,9% a/a), mentre il contributo del comparto dei servizi di banca commerciale e quello dei servizi di incasso e pagamento evidenziano una crescita rispettivamente dell’1,8% e dell’8,5% rispetto al 31 dicembre 2021.

Gli altri proventi netti di gestione diminuiscono del 4,9% a 71,6 milioni e il risultato netto finanziario dell’esercizio 2022 è pari a 243,0 milioni (-3,1% a/a), di cui +202,3 milioni riferito all’attività di negoziazione, -26,3 milioni a variazioni registrate nella valutazione delle attività e passività al fair value (+7,8 milioni al 31 dicembre 2021) e per +47,8 milioni a cessioni di attività finanziarie (+119,0 milioni nel 2021). In particolare, il dato al 31 dicembre 2022 è influenzato dai risultati della valutazione relativa alla quota partecipativa Nexi che presenta un saldo negativo di -84,0 milioni (-25,8 milioni al 31 dicembre 2021).

Il risultato dell’attività assicurativa è pari a 31,7 milioni. In tale voce confluisce l’apporto relativo al secondo semestre del 2022 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell’acquisizione del controllo delle stesse.

I proventi operativi totali ammontano a 4.705,5 milioni (+4,3% a/a).

Le spese per il personale diminuiscono del 3,5% a 1.608,9 milioni; su basi omogenee (escludendo le spese delle compagnie assicurative e le componenti “one-off”), le spese
per il personale ammontano a 1.612,8 milioni ed evidenziano una contrazione del 4,1% a/a, in relazione alla riduzione degli organici attuata a partire dallo scorso esercizio, nell’ambito del programma che prevedeva l’utilizzo del Fondo di solidarietà di
settore.

Il totale degli oneri operativi è pari a 2.539,4 milioni, in crescita dello 0,9% rispetto al 2021; escludendo l’effetto relativo alle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, complessivamente pari a 15,3 milioni e l’impatto delle componenti non ricorrenti, l’aggregato risulta sostanzialmente allineato rispetto 2021.

Il cost income ratio dell’esercizio è pari al 54,0% e segna un miglioramento rispetto al 55,8% dell’esercizio 2021.

Il risultato della gestione operativa è pari a 2.166,1 milioni (+8,6% a/a).

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a 682,3 milioni (-23,1% rispetto all’esercizio precedente). Al 31 dicembre 2022 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 62 p.b.; escludendo gli impatti straordinari connessi all’incremento degli obiettivi di cessione di crediti deteriorati deliberato dal Gruppo, il costo del rischio al 31 dicembre 2022 risulterebbe pari a 52 p.b..

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ammontano a -57,2 milioni ( -26,0 milioni al 31 dicembre 2021). La voce include la stima dei costi che si prevede di sostenere per la razionalizzazione della rete sportelli per 8,5 milioni e gli stanziamenti relativi alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali per 18,3 milioni.

Il risultato netto dell’operatività corrente ammonta a 902,5 milioni (+35,3% a/a).

Gli oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte assorbono 151,9 milioni (€ 145,0 milioni nel 2021) e, considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il 2022 si chiude con un utile netto pari a 702,6 milioni (+23,5% a/a).

Il risultato, al netto delle componenti non ricorrenti, è pari a 886,3 milioni (+24,8% a/a).

Dal lato patrimoniale gli impieghi netti a clientela a fine dicembre 2022 sono pari a 109,5 miliardi (+0,1% rispetto al 31 dicembre 2021).

L’indice di copertura dei crediti deteriorati si attesta al 50,6% (48,9% al 31 dicembre 2021); il grado di copertura delle sofferenze è pari 64,8% (58,6% al 31 dicembre 2021);

La raccolta diretta da clientela è pari a 123,4 miliardi (+0,2% a/a); la raccolta “core” è pari a 103,7 miliardi (-1,3% rispetto a fine 2021). La raccolta indiretta da clientela segna un calo a/a del 7,8% a 91,3 miliardi per effetto della discesa delle quotazioni delle attività finanziarie, di cui risparmio gestito pari a 59,4 miliardi e risparmio amministrato pari a 31,9 miliardi.

Escludendo gli impatti della disciplina transitoria, i ratio patrimoniali del Gruppo fully phased stated al 31 dicembre 2022 sono i seguenti: CET 1 ratio 12,8%; Tier 1 ratio 15,2%; Total Capital ratio 18,1%.

Il Cda ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea dei Soci il pagamento di un dividendo cash per azione di 0,23 euro, al lordo delle ritenute di legge, per un ammontare complessivo di 348,5 milioni, distribuzione che, se approvata, avrà luogo il 26 aprile 2023 (payment date) con data di stacco cedola il 24 aprile 2023 (ex date) e record date il 25 aprile 2023.

I risultati raggiunti nel 2022 consentono a BPM di incrementare il target di utile del 2023: EPS oltre 60 centesimi rispetto a circa 49 centesimi previsti originariamente nel piano strategico, un ritmo di crescita che la banca ritiene sostenibile anche negli anni successivi in base all’attuale scenario economico.