Banca Generali – Utile netto ricorrente a 221,1mln (+25%); proposto dividendo di 1,65 euro (pay-out totale al 90,5%)

Banca Generali archivia l’esercizio 2022 con un utile netto consolidato di 213,0 milioni, contro i 323,1 milioni dell’esercizio precedente che aveva beneficiato degli effetti straordinari di mercati finanziari estremamente favorevoli, una dinamica che ha scontato il contesto particolarmente negativo per gli investimenti, solo in parte compensato dal contributo positivo generato dal rialzo dei tassi d’interesse.

Nonostante lo scenario complesso, Banca Generali ha migliorato la qualità delle proprie
voci di business mostrando una crescente sostenibilità finanziaria. L’utile netto ricorrente è infatti salito del 25,2% a 221,1 milioni, valore che segna un nuovo massimo storico nel percorso di sviluppo sostenibile della banca, superiore alle stime interne e agli obiettivi presentati nel piano triennale.

Il margine di intermediazione si è attestato a 639,8 milioni vs 779,3 milioni del 2021, un saldo che presenta da un lato un sensibile incremento del margine finanziario (168,3 milioni, +50,3%), che ha beneficiato del margine di interesse salito del 74% a 145,0 milioni, e la tenuta delle commissioni nette ricorrenti (452,2 milioni, +1,2%), mentre dall’altro ha risentito della contrazione delle commissioni variabili dovuta alle condizioni negative dei mercati.

Nello specifico, il margine finanziario è stato sostenuto dall’aumento dei volumi e dei rendimenti del banking book e del portafoglio crediti (2,5 miliardi, +4,8%) in scia al rialzo dei tassi d’interesse nell’anno. Gli impieghi fruttiferi sono saliti del 4,9% a 15,8 miliardi e la loro marginalità ha mostrato un progressivo sviluppo nel corso del 2022 raggiungendo i 95bps in chiusura d’anno (+38bps a/a).

Le commissioni lorde ricorrenti si sono mantenute sostanzialmente stabili a 940,7 milioni, un andamento supportato dalla diversificazione di prodotto e di servizio perseguita dalla Banca nel corso degli ultimi anni. Le commissioni lorde di gestione hanno mostrato una lieve crescita dell’1,1% 812,9 milioni, grazie alla tenuta delle masse medie e della marginalità nonostante la crescente pressione derivante dalla dinamica dei mercati.

Per contro, le commissioni variabili si sono ridotte a 19,3 milioni contro i 220,5 milioni dell’esercizio precedente, toccando il livello più basso degli ultimi dieci anni in risposta alla già citata sfavorevole dinamica dei mercati finanziari nell’anno.

I costi operativi totali sono saliti del 5,9% a 256,5 milioni e includono 3,5 milioni di oneri straordinari. I costi operativi “core” sono stati pari a €232,9 milioni, di cui 6,1 milioni legati all’avvio di ‘BG Suisse’, in linea con le proiezioni di crescita del piano triennale.

Gli indici di efficienza operativa si mantengono su livelli di eccellenza: i costi totali sulle masse sono state pari a 31 bps a fine anno, in leggero rialzo dovuto alla dinamica delle masse di riferimento per l’andamento dei mercati di riferimento, e il Cost/Income ratio, su basi rettificate per le componenti non ricorrenti, è migliorato ulteriormente al 40,8% dal 43,0% del 2021.

Gli accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette sono scesi del 16,3% a 53,0 milioni escludendo gli oneri di natura straordinaria dello scorso anno.

Le masse totali al 31 dicembre 2022 si sono attestate a 83,1 miliardi (-3,1%), mostrando una buona tenuta in un anno straordinariamente complesso e caratterizzato da pesanti
perdite tanto per i mercati azionari che per quelli obbligazionari. Le soluzioni gestite, le più esposte alla correzione dei mercati, hanno toccato a fine anno 40,1 miliardi (-9,4%). Nell’ambito di queste, si evidenzia il forte incremento della componente investita in
prodotti dedicati alla sostenibilità (ESG) che ammontano a 12,9 miliardi (il 32,2% delle soluzioni gestite complessive).

La componente amministrata è salita a 27,6 miliardi (+9,5%), di cui 12,1 miliardi (+1,2%) in conti correnti e 15,5 miliardi (+16,9%) in conti amministrati (AuC).

Ottimo risultato delle masse in Consulenza Evoluta (BGPA), che a fine dicembre ammontavano a 7,4 miliardi (+1,3% rispetto a fine anno 2021).

La raccolta netta totale del 2022 si è confermata solida a 5,7 miliardi, attestandosi al 7% delle masse di inizio periodo, un risultato positivo data la complessità del periodo che conferma la capacità e l’esperienza dei Consulenti di Banca Generali di seguire e supportare le scelte di investimento dei propri clienti in qualsiasi contesto di mercato.

Al 31 dicembre 2022, La Banca presenta un CET1 ratio del 15,6% (dal 15,7% del 30 settembre 2022) e un Total Capital ratio (TCR) del 16,7% (dal 16,8% del 30 settembre 2022). Tali coefficienti patrimoniali tengono conto della proposta di distribuzione di un dividendo per azione di 1,65 che corrisponde ad un pay-out ratio del 90,5% dell’utile consolidato 2022.

Tali coefficienti patrimoniali risultano superiori ai requisiti specifici fissati per il Gruppo da Banca d’Italia (CET 1 ratio all’8,0% e Total Capital Ratio al 12,3%), nell’ambito del periodico processo di revisione e valutazione prudenziale SREP per il 2023.

L’indicatore di leva finanziaria (Leverage) al 31 dicembre 2022 si posiziona al 4,3%
(dal 4,2% del 30 settembre 2022) confermandosi sostanzialmente stabile e ampiamente sopra i requisiti regolamentari.

Gli indicatori di liquidità si mantengono su livelli di eccellenza: il Liquidity Coverage
ratio (LCR) si conferma al 338% (dal 363% del 30 settembre 2022) e il Net Stable Funding ratio (NSFR) al 203% (dal 215% del 30 settembre 2022).

Il Cda ha deliberato di presentare all’Assemblea degli Azionisti programmata, come da calendario finanziario, per il 19 aprile 2023 in prima convocazione la proposta di distribuire dividendi per 192,8 milioni, pari a 1,65 per azione, per un pay-out totale del 90,5% dell’utile consolidato dell’esercizio 2022.

La distribuzione, se approvata dall’Assemblea, avverrà con le seguenti modalità: 1,00 per azione con data di stacco il 22 maggio 2023; record date 23 maggio 2023, pagamento il 24 maggio 2023; 0,65 per azione con data di stacco il 19 febbraio 2024; record date 20 febbraio 2024, pagamento il 21 febbraio 2024.

Al prezzo di chiusura del titolo Banca Generali del 6 febbraio 2023 di 34,1 per azione, il dividendo proposto configura un rendimento del 4,8.

Banca Generali procederà al pagamento della seconda tranche del dividendo 2021 già deliberato e pari a 0,80 per azione con le seguenti modalità: data di stacco il 20 febbraio 2023; record date 21 febbraio 2023, pagamento il 22 febbraio 2023.