Banche (-0,3%) – Tra le Large e le Mid Mediobanca (+0,3%) e Intesa (flat) sono le sole a resistere alle vendite

Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un -0,3% a fronte del +0,8% dell’analogo indice europeo e del +0,2% del Ftse Mib.

Chiusura per lo più positiva per le borse europee, pur frenate nel finale dall’andamento negativo di Wall Street in un mercato in cui continuano a tenere banco i messaggi provenienti dalla Federal Reserve. Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si è attestato a 186 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,23%.

Tra le Large Cap BPER ha chiuso a -1,4%, Banco BPM a -2,0%, Intesa Sanpaolo flat, Mediobanca a +0,3% e Unicredit a -0,2%.

Il gruppo BPM ha archiviato il 2022 con proventi operativi in aumento del 4,3% sul 2021 a 4.706 milioni con una crescita del 4,3%, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+13,4% a/a) e all’apporto del business assicurativo. Nel 2022 il margine di interesse si è fissato a 2.314,4 milioni, in crescita del 13,4% a/a principalmente grazie all’incremento dello spread commerciale conseguente al rialzo dei tassi di mercato.

Inoltre nel 2022 il gruppo BPM ha proseguito l’impegno verso continui avanzamenti nell’integrazione delle tematiche ESG nella strategia e nel business.

Tra le Mid Cap MPS ha segnato un -3,1%, Banca Popolare di Sondrio un -0,5% e Credito Emiliano un -1,1%.

Il Cda di MPS ha approvato i risultati consolidati preliminari al 31 dicembre 2022, che evidenziano un utile netto del 4Q 2022 pari a 156 milioni. I ricavi del quarto trimestre 2022 registrano un aumento del 15,6% rispetto al trimestre precedente. In particolare, si assiste ad un incremento del margine di intermediazione primario (+14,3%), grazie alla crescita del margine di interesse (+31,4%), che ha più che assorbito il calo delle commissioni nette (-5,6%). In crescita rispetto al trimestre precedente anche gli altri ricavi della gestione finanziaria, per effetto del maggior contributo del risultato della negoziazione.

Nel FY 2022 MPS ha realizzato ricavi per 3.088 milioni, in crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre soprattutto al margine di interesse (+26% a 1.539 milioni), che beneficia del rialzo dei tassi e dell’attività commerciale e che ha più che compensato la flessione delle commissioni nette (-8% a 1.365 milioni) principalmente per l’levata volatilità di mercato che ha condizionato i proventi sulla gestione del risparmio.

Ino0ltre, nel 2022 MPS ha accelerato il processo di integrazione dei criteri ESG nella strategia e nel business, migliorando il rating di sostenibilità e raggiungendo già alcuni obiettivi in anticipo rispetto al Piano.

Credem risulta l’istituto più solido a livello europeo tra le banche commerciali e il migliore in Italia, come mostra la pubblicazione oggi, sul sito della Banca Centrale Europea, dei dati relativi ai requisiti patrimoniali (SREP) diffusi dalle banche rilevanti vigilate direttamente dall’autorità di Francoforte.

Infine, tra le Small, Banca Profilo ha registrato un +0,5% e Banco di Desio e Brianza un -0,6%.