I ricavi consolidati preliminari dell’esercizio 2022 ammontano a 140,5 miliardi, in aumento del 63,9% rispetto agli 85,7 miliardi realizzati nel 2021.
Un andamento prevalentemente riconducibile, in un contesto di prezzi medi crescenti, ai maggiori volumi di energia prodotti ed intermediati, alle maggiori quantità vendute (soprattutto in Italia e Spagna), agli adeguamenti tariffari in Brasile, alla maggiore energia elettrica distribuita in America Latina, nonché all’effetto positivo dei tassi di cambio.
I ricavi dell’esercizio 2022 includono il provento non ordinario derivante dalla cessione delle attività di trasmissione in Cile, pari a 1,1 miliardi, nonché i proventi ordinari derivanti dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet e in Gridspertise e dalla cessione di alcune società a Mooney Group; i ricavi relativi all’esercizio 2021, invece, includevano il provento ordinario, pari a 1,8 miliardi, realizzato dalla cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber.
L’Ebitda ordinario sale del 2,6% a 19,7 miliardi, risultando superiore anche alla guidance di Gruppo pari a 19,0 – 19,6 miliardi.
Escludendo gli effetti derivanti dalla gestione delle Stewardship che hanno comportato, nel corso del 2021, la rilevazione della plusvalenza per la cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber (1,8 miliardi) e, nel 2022, dei proventi per la cessione parziale delle partecipazioni detenute in Ufinet, in Gridspertise e dalla cessione di alcune società a Mooney Group (complessivi 0,8 miliardi), l’EBITDA ordinario è in crescita di circa 1,5 miliardi rispetto all’esercizio 2021. Tale risultato positivo è stato raggiunto grazie alle performance del margine integrato (1,4 miliardi) quale risultante della combinazione dei business di Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power, Mercati Finali e Enel X, unitamente al positivo andamento di Enel Grids.
Nello specifico, il miglioramento del margine derivante dalla generazione termica e dalle attività di trading, ha compensato la significativa diminuzione della produzione idroelettrica, legata alla scarsa idraulicità dell’esercizio registrata in Italia e Spagna, ed ha permesso di assorbire la variazione negativa, sui mercati finali in Europa, connessa ai maggiori costi di approvvigionamento non pienamente traslati alla clientela.
Inoltre, la crescita dell’EBITDA ordinario risente dell’andamento positivo delle reti, prevalentemente in America Latina, per effetto di adeguamenti tariffari e per l’evoluzione dei tassi di cambio.
L’Ebitda reported, che include gli effetti delle operazioni non ordinarie, è pari a 18,8 miliardi, in crescita del 9,3% sul 2021.
L’Indebitamento finanziario netto a fine 2022 cifra in 60,1 miliardi, in aumento del 16,2% rispetto ai 51,7 miliardi rilevati nel 2021. Il maggiore fabbisogno è riferibile agli investimenti del periodo, al pagamento dei dividendi, all’acquisizione di ERG Hydro e all’effetto negativo dei cambi connesso alla conversione del debito in valuta.
Da segnalare che l’indebitamento finanziario netto ha registrato una riduzione significativa rispetto al 30 settembre 2022, pari a 69,7 miliardi, per effetto dei positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, del parziale riassorbimento sul capitale circolante netto degli effetti generati da alcuni provvedimenti governativi, delle operazioni di dismissione degli attivi essenzialmente in Russia, Cile e Brasile, nonché per il miglioramento dei tassi di cambio nell’ultimo trimestre.
Nel 2022, il Gruppo Enel ha prodotto complessivamente 227,8 TWh di elettricità (222,6 TWh nel 2021), ha distribuito sulle proprie reti 507,7 TWh (510,3 TWh nel 2021) e ha venduto 321,1 TWh (309,4 TWh nel 2021).
In particolare, nel 2022 all’estero il Gruppo Enel ha prodotto 179,3 TWh di elettricità (174,6 TWh nel 2021), ha distribuito 287,3 TWh (283,5 TWh nel 2021) e ha venduto 223,9 TWh (216,7 TWh nel 2021).